Marco Giunio De Sanctis ha sin da bambino respirato e vissuto il mondo fantastico dello sport, praticando a livello agonistico sia il calcio che le bocce, e diventando nel corso della sua carriera professionale, Segretario Generale del CIP e Presidente della Federazione Italiana Bocce.
Laureatosi in giurisprudenza presso l’università La Sapienza di Roma, viene assunto nel 1985 dalla Federazione Italiana Sport Handicappati con l’incarico di svolgere mansioni di carattere giuridico-regolamentari. Di sicuro l’ambiente sportivo si vede che a Marco Giunio piace, e così nel 1992, attraverso il bando di un concorso interno, diventa dipendente CONI e viene riassegnato alla Federazione Italiana Sport Disabili. Nei primi due anni continua in parallelo a svolgere la sua attività forense che gli permetterà di assumere da subito importanti incarichi direttivi nella Federazione, ottenendo, nel brevissimo periodo, e in un’età considerevolmente giovane, nel 1995, l’incarico di reggente della Segreteria Generale della Fisd e, nel 1999, ufficialmente per conto del CONI. Un percorso professionale di grande valore e prestigio che gli permetterà, inoltre, di raggiungere anche la dirigenza nell’ambito del Comitato Olimpico e divenire Segretario Generale del Comitato Italiano Paralimpico, nonché sette volte capo missione dei Giochi Paralimpici (Atene 2004, Torino 2006, Pechino 2008, Vancouver 2010, Londra 2012, Sochi 2014 e Rio de Janeiro 2016).
Il settore paralimpico è un contesto nel quale la passione per lo sport raggiunge i massimi livelli, dimostrando quanto la forza di volontà può veramente abbattere ogni tipo di difficoltà e barriera. E l’impegno di tutti i responsabili, i funzionari e gli allenatori ruotanti in questa realtà, tra cui in primis Marco Giunio De Sanctis, è quello di offrire con le paralimpiadi, agli atleti con disabilità la possibilità di dimostrare le proprie abilità sportive al massimo livello, mostrando così al mondo che la disabilità non è un ostacolo per eccellere nel proprio sport. Una competizione sportiva che non è stata affatto solo fine a sé stessa, ma che anzi ha contribuito, nel tempo, a sensibilizzare il pubblico sulla disabilità e a promuovere una maggiore inclusione nella società.
E in questo suo ruolo di Segretario Generale del Comitato Italiano Paraolimpico, Marco Giunio De Sanctis, ha svolto diverse mansioni come quella di coordinatore dei lavori preparatori dei dossier Paraolimpici per le candidature di Roma 2004 e Torino 2006 ai Giochi Olimpici e Paraolimpici rispettivamente estivi ed invernali.
Viste le sue indiscusse capacità e le tante e numerose esperienze fatte sul campo negli anni, il suo apporto si è fatto sentire anche nell’ambito formativo divenendo docente della Facoltà di Scienze della Comunicazione presso l’Università La Sapienza di Roma per la materia “Teoria e Analisi delle Istituzioni e delle Imprese Sportive”, e docente di diritto sportivo nell’ambito del Master Universitario di secondo livello in Diritto ed Economia dello Sport presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università LUMSA di Roma, ricoprendo il ruolo di Direttore Scientifico in alcuni Master Universitari (Roma Tre – Tor Vergata) a contenuto sportivo.
Mentre oggi è docente presso la Link Campus University di un Master MBA in Diritto e Management dello Sport, di cui è anche membro del Consiglio Direttivo, oltre ad essere titolare dell’insegnamento Politiche e Strategie dello sport nell’ambito della Facoltà di economia aziendale (corso di Laurea Magistrale).
Dopo, però, tanti anni come Segretario Generale del Comitato Italiano Paraolimpico, viene eletto nel 2017 Presidente della Federazione Italiana Bocce, una carica che gli permetterà di
ritornare a rivivere gli ambienti del suo passato sportivo giovanile, questa volta con altre vesti e con altri obiettivi.
E da tutte queste cariche ricoperte dove importante e indispensabile è stato il contributo dato da Marco Giunio De Sanctis, non poteva non arrivare un riconoscimento di prestigio e valore. Infatti, per i suoi meriti dirigenziali nel campo sportivo è stato insignito dal Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, del riconoscimento di Commendatore della Repubblica