Marco Pappadà: l’essenza della cucina.

Marco Pappadà è uno chef la cui passione per la cucina ha radici profonde nella sua infanzia. Fin dalla tenera età di 7-8 anni, ha scoperto il suo amore per il mondo culinario quando, per la prima volta, preparò un piatto di pasta per sé e per sua sorella. Questo evento segnò l’inizio di un percorso caratterizzato dalla curiosità, dallo studio e da una dedizione incondizionata alla cucina, trasformando quella che era una passione giovanile in una vera e propria professione. La cucina, per Pappadà, non rappresenta solo un’attività lavorativa, ma una forma d’arte, un linguaggio attraverso il quale è in grado di esprimere la propria personalità e il proprio modo di vedere il mondo.

Il suo approccio alla cucina è caratterizzato da una particolare attenzione alla materia prima. Uno dei complimenti più ricorrenti che riceve è la sua abilità nel trattare i prodotti senza rovinarli, mantenendone l’integrità e il gusto naturale. Il suo talento consiste nel creare piatti dove ingredienti semplici e genuini si fondono, unendo tradizione e modernità. Questa capacità di reinventare la cucina italiana, senza mai tradirne l’essenza, è una delle caratteristiche che contraddistinguono il suo stile.

La carriera professionale di Pappadà è ricca di esperienze importanti che lo hanno portato a lavorare in vari contesti del mondo della ristorazione. Ha iniziato il suo percorso nel 2006 con uno stage presso l’Hotel Club Regina e Fassa, dove ha mosso i primi passi nel mondo della pasticceria e della cucina. Da lì in avanti, ha maturato un’esperienza molto varia, passando attraverso diverse cucine e ricoprendo ruoli di crescente responsabilità. Tra il 2009 e il 2014, ha lavorato come sous chef e successivamente come chef presso Antimo Ristorante a Ceglie Messapica, un’esperienza estremamente importante per la sua formazione. Qui, sotto la guida del suo maestro Antimo Savese, ha appreso le basi della cucina classica italiana e ha imparato l’importanza della cura nella selezione e nel trattamento della materia prima. Questa lezione è diventata un pilastro del suo approccio alla cucina.

Un altro incontro decisivo per la sua crescita professionale è stato quello con Marco Soldati, lo chef che ha segnato profondamente la sua carriera. Grazie a Soldati, Pappadà ha imparato le responsabilità di guidare una brigata di cucina e ha sviluppato una profonda comprensione della chimica degli alimenti, conoscenza che oggi utilizza per creare piatti equilibrati e armoniosi. Soldati non è stato solo un mentore sul piano tecnico, ma anche un esempio di leadership in cucina. Infatti, gli ha insegnato il valore della disciplina, del lavoro di squadra e dell’importanza del rispetto reciproco tra colleghi.

Le esperienze lavorative di Pappadà continuano con incarichi presso importanti realtà della ristorazione. Tra il 2020 e il 2023, è stato chef presso Antimo Ristorante a Casina Terramora a Ceglie Messapica, un periodo che ha ulteriormente consolidato la sua reputazione come uno dei talenti emergenti nel panorama culinario pugliese. Durante questo periodo, ha affinato le sue tecniche e ha continuato a esplorare nuovi modi di combinare la cucina tradizionale con tecniche innovative. Questa capacità di mescolare vecchio e nuovo è diventata il suo marchio di fabbrica, attirando l’attenzione non solo dei clienti, ma anche degli addetti ai lavori.

Nel suo percorso non mancano esperienze legate al sociale. Nel 2019, ha collaborato con la cooperativa sociale SocioCulturale, dove ha lavorato come chef tutor nel Laboratorio d’Arte – Cucina, un’iniziativa rivolta ai ragazzi con disabilità. Questo progetto ha permesso a Pappadà di coniugare la sua passione con l’impegno nel sociale, offrendo ai ragazzi coinvolti l’opportunità di esprimersi attraverso la preparazione di piatti e di apprendere competenze utili per la vita. Questo tipo di esperienze ha arricchito Pappadà non solo dal punto di vista professionale, ma anche umano, rafforzando il suo desiderio di utilizzare la cucina come mezzo per trasmettere valori e creare legami.

Uno degli aspetti più ammirevoli del percorso di Marco Pappadà è la sua costante volontà di crescere e migliorarsi. Nonostante i numerosi traguardi raggiunti, il suo sguardo è sempre rivolto al futuro. Nei suoi progetti, infatti, c’è il desiderio di continuare a esprimersi attraverso la cucina e di trasmettere agli altri la cultura del buon cibo, fatta di piatti genuini che rispettino la stagionalità degli alimenti. Questa attenzione alla stagionalità è una delle colonne portanti del suo modo di fare cucina. Pappadà crede fermamente che il rispetto dei cicli naturali degli ingredienti sia fondamentale per ottenere il massimo in termini di gusto e qualità. Ogni piatto che crea è il frutto di una profonda riflessione sugli ingredienti disponibili in quel momento dell’anno e ogni ricetta è un tributo alla natura e ai suoi ritmi.

Attualmente, Marco Pappadà ricopre il ruolo di chef presso l’Azienda Agrituristica Tredicina a Francavilla Fontana, dove continua a portare avanti la sua filosofia culinaria, basata sull’autenticità dei sapori e sull’innovazione. Lavorare in un contesto agricolo gli permette di avere un rapporto diretto con i produttori locali, una collaborazione che arricchisce ulteriormente la qualità dei suoi piatti. La cucina, per Pappadà, non è mai un processo fine a sé stesso, ma un dialogo continuo con la terra, con i produttori e con i clienti, a cui cerca sempre di offrire un’esperienza culinaria che va oltre il semplice gusto.

Nonostante i successi professionali, Marco Pappadà non si è mai allontanato dai valori che lo hanno guidato fin dall’inizio. La cucina rimane per lui un terreno di esplorazione e scoperta, dove ogni piatto è un’opportunità per imparare qualcosa di nuovo. La sua curiosità lo spinge a sperimentare costantemente nuove tecniche e combinazioni di sapori, ma sempre con un occhio rivolto alla tradizione. In questo equilibrio tra innovazione e rispetto per le radici della cucina italiana, Pappadà ha trovato il suo stile unico, che lo rende un punto di riferimento nel panorama della ristorazione pugliese.

L’obiettivo di Marco Pappadà è di continuare a crescere come chef e come persona, cercando di portare la sua cucina a un pubblico sempre più vasto. Vorrebbe, inoltre, condividere il suo sapere con le nuove generazioni di cuochi, trasmettendo loro le competenze tecniche e l’amore e il rispetto per gli ingredienti, per il lavoro di squadra e per la cucina come espressione di sé. È convinto che la cucina possa essere un mezzo potente per trasmettere valori e creare connessioni tra le persone. Il suo sogno è quello di continuare a esplorare questa potenzialità attraverso il suo lavoro di tutti i giorni.

Marco Pappadà è un esempio di come la passione, la dedizione e l’impegno possano trasformare una semplice curiosità infantile in una carriera ricca di soddisfazioni. Il suo viaggio nel mondo della cucina è fatto di studio, sacrifici e incontri, ma soprattutto di un amore incondizionato per la cucina, che continua a essere il motore di tutte le sue scelte. Con uno sguardo sempre rivolto al futuro e una profonda consapevolezza delle proprie radici, Pappadà rappresenta il perfetto connubio tra tradizione e innovazione, offrendo una cucina che sa emozionare e sorprendere, ma che al tempo stesso rispetta la purezza e la genuinità degli ingredienti.

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