Niente paura dell’uomo nero: lei lo va a cercare.

Personalità magnetica ed affascinante: in lei sapienza, bellezza e forza incontrano un forte senso di giustizia. Il mix è perfetto ed i risultati che produce nella sua vita e nella sua carriera lo testimoniano : figlia di un poliziotto da cui ha probabilmente assorbito il piacere della giustizia, ha lavorato come barista per mantenersi agli studi che sono approdati non solo in una laurea con 110 e lode in Psicologia Clinica , ma anche in una specializzazione in Psicopatologia Forense presso l’Università di Genova, ed in seguito in un’importante formazione in America e all’estero.

Stiamo parlando di Roberta Bruzzone, la più nota ed affermata criminologa del momento, senza dubbio un personaggio controcorrente: un po’ rock, non madre, intelligente, bella, bionda, veramente competente ed un vera tosta senza paura. 

Roberta Bruzzone è sempre in prima fila quando si cerca di far luce su misteri, casi difficili ed ingarbugliati ma soprattutto quando ci sono abusi su donne e bambini, ingiustizie e truffe su persone inconsapevoli.

L’abbiamo vista tantissime volte in televisione o sui social media pronunciarsi sulla violenza alle donne, ed ancor di più dare raccomandazioni a queste su come difendersi e “prevenire” atti scellerati da parte di uomini che possono trasformarsi in persone pericolose in relazioni che diventano via via più “tossiche” che affettive.

L’abbiamo vista metterci in guardia sui pericoli che i nostri figli possono incontrare nel web, l’abbiamo vista sventare i piani di chi, per “risolvere un suo problema” (questo Roberta ha detto è una delle motivazioni per cui spesso si uccide) si era trasformato in matrigna cattiva o in Barbablu.

Lei non ha figli per una scelta personale (forse per una precisa consapevolezza della pericolosità della realtà odierna?) ma, anche a dispetto della sua avvenenza e giovinezza, sembra essere la “mamma” di tanti, quella figura che incute senso di protezione e giustizia non solo con le sue competenze e con la capacità, squisitamente femminile, d’intuire le motivazioni profonde che si rivelano nelle azioni scellerate , ma anche con la sua propensione costante a mettere in guardia ed educare le persone più esposte e fragili.

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