Ci sono professioni che si scelgono ed altre che ti scelgono: Paolo Antinori, chef del ristorante La Fonte e del Ginevra Restaurant ad Ancona, appartiene a questa seconda categoria.
Umile, delicato e raffinato nei modi di fare, Chef Paolo ha ereditato dal nonno paterno Aurelio la predisposizione per il controllo e la gestione della cucina, per poi farne uno stile di vita, appassionandosi a questo lavoro prima con la scuola regionale alberghiera di Senigallia e poi con numerose esperienze in giro per l’Italia.
Diversi i maestri incontrati lungo il suo percorso di vita e di professione: Paolo Rossetti il primo, per poi giungere a Gualtiero Marchesi, passando per Giorgio Nardelli; “Costruire basi forti è fondamentale in questo, come in ogni lavoro – ci spiega lo chef, che poi aggiunge – devi saper fare una pasta al pomodoro, prima di costruire i grattacieli…”
Uno spirito estremamente pratico e concreto quello di Paolo Antinori, legato profondamente ad uno dei luoghi più belli di tutta la Riviera del Conero: Portonovo.
Per 18 anni, infatti, Paolo Antinori è stato lo chef del Fortino Napoleonico e ora, da oltre due, è alla guida del ristorante La Fonte, elegante gemma incastonata nel Seebay Hotel.
Una zona famosa per il Mosciolo selvatico di Portonovo, un presidio Slowfood da non confondere con la cozza: lo chef, infatti, ci spiega che, mentre la cozza si trova in tutta Italia ed è depurata, il Mosciolo è pescato e conservato in sacchetti di plastica assieme all’acqua del mare, così che, quando lo si cuoce, sprigiona tutto il profumo ed il sapore del mare e, quindi, non è necessario aggiungere sale.
Uno chef “di mare”, cresciuto in campagna e fortemente legato ai piatti di carne, su tutti il coniglio in porchetta; Paolo Antinori ha saputo, negli anni, imprimere il suo marchio su una cucina leggera e comprensibile a tutti, in cui “il cliente deve ricordare almeno un particolare”.
Una cucina “pulita e buona”, di cui si distinguono tutti i sapori, ma che è al tempo stesso elegante e senza inutili effetti “Wow”, che lascia ben impresso un ricordo positivo nella mente di chi l’ha provata.
Una cucina che fa anche uso, ovviamente, dei prodotti e delle eccellenze di un territorio tutto da scoprire ed amare, in cui lasciarsi cullare dalle onde del mare, a due passi dal ristorante stesso, è la meravigliosa e naturale chiusura di un pasto con cui ristorare non solo la mente, ma anche il cuore.