Davanti alla passione, alla perseveranza e allo spirito di sacrificio, nessuno scritto saprà mai rendere giustizia. Se poi il proprio impegno è stato messo al servizio della cultura, neanche un’enciclopedia basterebbe a rendere il racconto esaustivo. Tantomeno se va sintetizzato all’interno di un articolo.
È questo il caso di Rossella Del Prete, napoletana, classe 1964. Il suo curriculum, per quanto denso e significativo, non può bastare per raccontare un amore nato da lontano, che affonda le radici nel meraviglioso mondo della conoscenza e della condivisione.
Docente di Storia Economica, di Storia Economica del Turismo e di Storia dell’Industria presso l’Università degli Studi del Sanni, mentre conseguiva la laurea in Lettere moderne presso l’Università Federico II – laureandosi in Storia della Musica (Napoli 1989) e il Dottorato di Ricerca in Storia economica presso l’Università Bocconi (Milano 1998) – Rossella Del Prete ha compiuto gli studi di Pianoforte in Conservatorio e si è specializzata in Archivistica, Paleografia e Diplomatica presso l’Archivio di Stato di Napoli. Negli anni è stata affidataria degli insegnamenti di Storia del lavoro e di Storia Finanziaria. È stata Visiting Professor presso varie Università (L’Havana, Curitiba-Parana, Pula, Anversa) ed in molti altri atenei stranieri ha svolto attività didattica nell’ambito del programma Erasmus, curando anche la sottoscrizione di accordi di cooperazione internazionale.
Ha fatto parte dello staff del Rettore dell’Università del Sannio: come Delegata alle Attività Culturali di Ateneo, alla Commissione PO della Provincia di Bn, al Comitato Provinciale per la Valorizzazione della Cultura della Repubblica Italiana (celebrazioni del 60° anniversario); è stata componente del Senato Accademico ed ha svolto diversi incarichi istituzionali: rappresentante dei ricercatori, delegata alle attività di orientamento, alle attività culturali, alla Commissione Interdipartimentale della Biblioteca, coordinatrice scientifica del Corso sostitutivo del tirocinio formativo in Governance del Patrimonio Culturale, responsabile del coordinamento didattico e organizzativo dell’iniziativa comunitaria Equal (Progetto Donne e Ambiente); ha coordinato i corsi Donne, Politica e Istituzione, Ministero delle PO, rappresentando l’ateneo nel Comitato Nazionale DPI.
Oggi è Delegata del Rettore alla Rete delle Università Italiane per la Pace – RUniPACE e delegata all’Orientamento per il Corso di Studio in Economia Aziendale.
Per il triennio 2023-2026 è stata nominata, dal Consiglio di Presidenza della SISTUR (Società Italiana di Scienze Turistiche), Delegata Regionale SISTUR per la Campania.
Ma questo è solo l’inizio! I suoi interessi di ricerca spaziano tra la Storia e l’Economia. Si occupa di Public History, Storia economica dell’arte e della cultura, Governance del Patrimonio Culturale, Turismo Culturale, Storia delle Istituzioni economiche e culturali, dell’Istruzione, del Lavoro e dell’Industria, del Paesaggio, Imprenditorialità femminile. Argomenti su cui ha relazionato più volte in conferenze, convegni nazionali o internazionali e su cui ha pubblicato numerosi lavori scientifici. Dopo essersi occupata di storia del pauperismo, dell’assistenza e dell’istruzione nel Mezzogiorno moderno e contemporaneo, ha concentrato la sua attenzione sui temi del lavoro, in particolare quello minorile e femminile. Ha indagato i temi della protoindustria, dell’industria e del lavoro (quest’ultimo considerato nelle sue molteplici declinazioni, comprese quelle di lavoro culturale e creativo). Su tutti questi argomenti ha prodotto studi ed ha tenuto conferenze in molteplici occasioni, sia nazionali che internazionali. Ha sempre guardato con particolare interesse al campo dei beni e delle attività culturali, indagando temi di economia e governance dell’arte e della cultura e strategie di sviluppo per le aree interne, occupandosi di Cultural and Creative Industries, condividendo e coordinando diversi progetti nazionali e internazionali.
Ha pubblicato oltre 100 saggi in volumi monografici, opere miscellanee, atti di convegni e riviste locali, nazionali e internazionali. Tra le principali linee di ricerca nelle quali si colloca la produzione scientifica selezionata si segnalano le seguenti: economia creativa, storia del lavoro e storia dell’industria, storia del lavoro femminile, proto industria, archeologia industriale e paesaggio, valorizzazione del patrimonio culturale, materiale e immateriale.
Redattrice della rivista Patrimonio Industriale (2009-2016), oggi è componente della redazione della Rivista Humanidades & Tecnologia em Revista; Direttore responsabile delle riviste “OS. Opificio della Storia” e de “Il Giornale di Kinetès”. È socia fondatrice di RESpro – Rete di Storici per i Paesaggi della Produzione e di SISLav – Società Italiana di Storia del Lavoro; è stata componente della Giunta Nazionale dell’AIPAI (Ass. Italiana Patrimonio Archeologico Industriale); nel biennio 2012-14 è stata membro del Direttivo e Tesoriera della Società Italiana delle Storiche. É responsabile scientifico dei progetti: Gli archivi del lavoro e Le Imprenditrici del Mezzogiorno. Fa parte di diversi gruppi di ricerca nazionali e internazionali.
Nel 2012 ha fondato l’impresa culturale Kinetès-Arte. Cultura. Ricerca. Impresa: spin off accademico dell’Università del Sannio che si occupa di ricerca storica ‘applicata’, management dell’arte e della cultura, comunicazione e marketing, servizi museali, archivistici e bibliotecari, turistici, educativi e teatrali.
Sotto la sua Direzione scientifica sono nati il Centro di Ricerca Kinetès e la casa editrice Kinetès edizioni, di cui è anche Direttrice editoriale.
Dal 2017 è Direttore Scientifico del MUGEsS – Museo Civico (Altavilla Irpina, AV). Nell’ultimo quinquennio ha anche fatto un’importante esperienza amministrativa come Assessore all’Istruzione e alla Cultura del Comune di Benevento.
Nel biennio 2019-21 è stata Presidente del Distretto Sud Ovest della FIDAPA (Federazione Italiana Donne Arte Professioni e Affari). Oggi è, tra le altre cose, Presidente del Rotary Club di Benevento.
Professoressa Del Prete, come nasce la sua professione?
“Dall’impegno, dallo studio e dalla passione per la ricerca e per l’arte e la cultura, accompagnati da sempre a un forte desiderio di indipendenza e di creatività.
Mi ritengo una donna molto fortunata: ho ormai quasi 60 anni, lavoro a tempo pieno da quando ne avevo 20 ed ho la fortuna di aver sempre fatto il lavoro che ho scelto e per il quale mi sono formata. Decisi di diventare moglie e poi madre molto presto e questo mi ha dato la possibilità di affrontare la “fatica” della conciliazione vita-lavoro con l’energia, l’entusiasmo, la determinazione della gioventù. Oggi ho quattro splendidi figli ormai grandi e autonomi (uno dei quali sta per rendermi nonna), che non mi hanno mai fatto mancare il loro sostegno nelle mille attività che ho provato a condividere gioco-forza con loro. Sono abituata a conciliare vita, lavoro e impegni associativi perché ho sempre creduto che vivere personalmente certe situazioni ed essere abituate a gestire la varietà degli impegni, aiuti a migliorare la consapevolezza e il controllo delle difficoltà che la vita ti presenta. Resto tuttavia una persona decisamente impulsiva e iperattiva, che tende a fare molto e a dire sempre ciò che pensa (sappiamo tutti che questa non sempre è una dote!).
Comunque, le mie tante attività sono tutte unite da un unico fil rouge, quello della cultura, che mi ha consentito di unire alla mia attività scientifica quella divulgativa e l’impegno civile nella difesa dei beni storico-artistici, della Scuola e dei diritti e del lavoro delle donne.
Insomma, come più volte ho avuto modo di affermare, il mio mestiere di storica coincide con quello di cittadina e di donna, in un apprendistato continuo, in un costante superamento delle certezze acquisite, in uno stimolo a saldare la storia come pensiero alla storia, come azione, e a mantenere una mia visione della vita che coincide con il nuovo motto della Presidente internazionale del Rotary, Jennifer Jonson: “Tutti noi abbiamo dei sogni, ma agire è una scelta. Immaginate un mondo che merita il nostro meglio, dove ci alziamo ogni giorno sapendo che possiamo fare la differenza”. Io faccio esattamente così: immagino un’azione,piccola o grande che sia, e il giorno dopo mi alzo pensando di realizzarla al meglio delle mie possibilità! Una gran fatica, ma indispensabile alla mia sopravvivenza”.
Un complimento ricorrente?
“Mi dicono spesso che sono vulcanica, eclettica e che sono dotata di buone capacità comunicative. Non sono convintissima che queste caratteristiche mi vengano attribuite sempre come ‘complimenti’, ma io vivo di relazioni, di azioni e di interdisciplinarietà, dunque, a me non dispiacciono”!
Progetti futuri?
“Tra i progetti futuri vi sono certamente alcune mie ricerche da dare alle stampe, come il gran lavoro fatto sul lavoro femminile, in particolare quello sulle Imprenditrici.
Una terza edizione italiana dell’International Conference “Women in Business”, un format e un network che ho portato in giro per il mondo e che ha allargato il mio bagaglio di conoscenze, la mia rete di relazioni e di esperienze. Un importante investimento imprenditoriale di tipo culturale e turistico in un suggestivo borgo medievale dell’antico Sannio, Morcone.
E poi il lavoro con la Kinetès edizioni, una piccola casa editrice nata dall’impresa culturale Kinetès-Arte. Cultura. Ricerca. Impresa che ho fondato come spin off accademica dell’Università del Sannio e che oggi, come casa editrice indipendente svolge, come tante altre piccole case editrici di indagine e interrogazione sulla contemporaneità oltre che sull’urgenza di una ricerca storica ‘applicata’, un ruolo di grande importanza, sebbene accanto alle grandi case editrici.
La Kinetès edizioni nasce come esercizio espressivo di libertà intellettuale e imprenditoriale, per la promozione e la valorizzazione dell’arte, della cultura e della ricerca, nel solco di due direttrici fondamentali: l’interdisciplinarietà e la competenza.
Dal greco “che è in movimento, che produce, promuove, esorta alla discussione”, Kinetès approccia a ciascuno dei suoi progetti editoriali come a un’azione civile, con il fine di porre all’attenzione dei suoi lettori temi legati al tessuto sociale, culturale, artistico ed economico, proponendo – attraverso Autori e Autrici selezionati con cura – solo contenuti di cui certifica il valore scientifico, sociale, culturale.
In quest’ottica, i suoi volumi, di carattere accademico e divulgativo, spaziano dall’arte all’economia, dalla storia alla filosofia, alla politica, alla sociologia e all’antropologia, per entrare in una varietà di altri linguaggi espressivi, come letteratura, narrativa, poesia, architettura e molto altro. Le sue collane (dalla saggistica alla narrativa, dalla poesia alla promozione dei territori) sono affidate, di volta in volta, a comitati scientifici composti da esponenti di spicco del mondo accademico e/o culturale di riferimento. Ogni libro, curato in ogni dettaglio, si traduce in un’esperienza unica, alla ricerca della perfezione estetica e della qualità. Accanto alla produzione, alla promozione e alla distribuzione dei prodotti, Kinetès Edizioni offre servizi di natura editoriali che eroga per mezzo di una rete ben strutturata di canali tradizionali, reti informatiche e telematiche (non solo, dunque, editoria tradizionale, ma anche marketing d’autore, produzione di materiale promozionale, organizzazione diretta e/o indiretta di manifestazioni, convegni, dibattiti, seminari e corsi di formazione e di studio per enti pubblici e/o privati, nonché mostre ed esposizioni di ogni genere). Questa giovane casa editrice, gemmata dall’omonimo e più ampio progetto imprenditoriale a cui diedi vita nato ormai oltre 10 anni fa, viene oggi condiviso con un team altamente qualificato di professionisti della cultura che hanno scelto di fare della libertà di espressione e di divulgazione delle idee il proprio credo e di sostenere tutti coloro che vogliano dare, con responsabilità, competenza e passione, “carta e inchiostro” al proprio pensiero”.