Empatia e organizzazione: il segreto di un buon evento che soddisfi sia chi l’abbia progettato che chi vi partecipi è dato dalla somma di questi due elementi. Lo sa bene Valentina Melini, che ha trovato nella specializzazione in Comunicazione e Mass Media il naturale sbocco di un carattere proteso alle relazioni, ma che resta figlia di ufficiale di marina e, dunque, è decisamente avvezza all’importanza delle regole fin da bambina.
Melini si fa le ossa da subito nel campo delle comunicazioni e dell’organizzazione di eventi, toccando tutti i più importanti settori di cultura e lifestyle, dalle case editrici a quelle di moda, fino ad un’esperienza decennale nel settore eventi di una suggestiva e famosa location che accoglie ogni tipo di happening, anche di provenienza internazionale: il Castello Odescalchi di Bracciano.
Ma dopo tanti anni da dipendente Valentina decide di compiere il grande passo e fondare la Valentina Melini Events. I risultati non si sono fatti attendere e oggi Melini è uno dei punti di riferimento per chi voglia rivolgersi ad una planner di prima qualità per il proprio evento: una “garanzia”, la definiscono i suoi clienti. «La scelta di mettermi in proprio deriva dalla consapevolezza di preferire un’impostazione più autonoma, più libera, che mi permetta di mettere in campo tutte le mie capacità organizzative, creative ma soprattutto “umane”. Come la mia naturale propensione ad instaurare con le persone che ho davanti rapporti basati su rispetto, ascolto ed empatia», ci racconta.
La parte più bella di questo lavoro? Per Melini è la creazione e, soprattutto, il sapere di mettere su dal nulla un evento che farà emozionare. E perché i suoi clienti siano felici, tutto va curato nei minimi dettagli. Anniversari, compleanni, baby shower: esiste sempre un buon motivo per festeggiare e non sempre è facile trovare soluzioni adatte alle proprie esigenze e ai propri gusti. Festeggiare per celebrare, per condividere la gioia di un momento, di un traguardo. Ogni occasione è buona per creare un evento privato indimenticabile, ma errori da dilettanti possono rovinare quello che doveva essere un momento di gioia con i nostri cari.
Alle aziende, poi, le opportunità di organizzare eventi di diversa portata non mancano mai e non ci può concedere alcuna figuraccia. Così Valentina Melini e il suo staff si occupano di tutto, nel pieno rispetto delle esigenze: dalla presentazione di un prodotto al meeting aziendale, dalla cena di gala alla creazione di un’attività Incentive.
Ma il re degli eventi è senz’altro considerato “lui”, il giorno più bello di una coppia, dove le aspettative in gioco, spesso non solo dei diretti interessati, sono sempre altissime e il rischio delusione è dietro l’angolo: il matrimonio. Con una wedding planner come Melini non c’è rischio di sbagliare: dalla scelta dei fornitori al supporto per il viaggio di nozze, dal controllo delle tempistiche alla verifica degli allestimenti. Gli elementi da gestire sono tantissimi e potersi affidare completamente ad un’esperta del settore e delle giuste procedure consente di godersi non solo il giorno della festa, ma anche la sua preparazione, normalmente – invece – fonte di grande stress.
La punta di diamante della Valentina Melini Events è la possibilità di realizzare un evento da sogno nella meravigliosa location del borgo antico di Sutri, un piccolo gioiello nella Tuscia che vanta una storia millenaria.
Ma come nasce un evento? Qual è il primo step da affrontare quando bisogna organizzare qualcosa di unico per chi chieda l’aiuto di una planner? «Si parte conoscendo persone nuove, pronte a raccontarti un’idea, le loro aspettative, quello che vorrebbero vivere. Bisogna poter cogliere nei loro racconti gli elementi chiave per il progetto. Saper ascoltare è fondamentale in questo lavoro e, nonostante si pensi che sia una cosa facile, non lo è per niente. Bisogna essere capaci di riuscire a far parlare chi abbiamo di fronte, per poter a
nostra volta ascoltare. È una fase di primaria importanza». Poi, bisogna prendersi il tempo per progettare: «Sono tanti pezzi da mettere insieme, è necessario creare un disegno, proprio come un puzzle. Si comincia a provare la forte emozione di cominciare a intravedere quello che potrà essere l’evento nel suo insieme. Da uno schema iniziale si comincia a lavorare sul dettaglio, sul tipo di fornitori, sulla forma che si vuole dare all’insieme. Tutto deve corrispondere alla personalità del cliente. Bisogna riuscire a non farsi condizionare dai propri gusti ma fare in modo che l’esperienza e le capacità facciano da battistrada per ottenere il risultato perfetto». Alla fine, arriva il giorno dell’evento: «Nella fase finale si può toccare con mano il risultato di giorni, mesi di impegno. Spesso il tutto avviene in poche ore, l’emozione vola via veloce ma, se si è fatto un buon lavoro, rimane indelebile il ricordo legato a quella stessa emozione».
La sua cartina di tornasole? «Gli occhi sono davvero lo specchio dell’anima. Quando vedo sguardi che brillano, che sorridono, allora capisco di aver fatto un buon lavoro».