Amare il museo come casa, adorare l’arte come espressione, e dare voce ad un artista per molti secoli considerato muto e silente, è questa la grandezza di Alessandro Preziosi nel suo spettacolo L’odore assordante del bianco in scena sino al primo dicembre presso il Teatro Vascello di Roma. L’omaggio come decanta il titolo è l’arte che reca un solo nome Vincent Van Gogh.
Renderlo contemporaneo, dargli anima, toglierli l’erbacce del pittore pazzo quando necessitava solo di essere ascoltato, questo rende lo spettacolo e Alessandro un grande bel vedere da ascoltare e osservare con gli occhi dell’anima, con le orecchie della mente.
Uno spettacolo a detta anche dell’attore, grande amante dell’arte e cultore del bello e del bene, che nasce senza il paracadute della letteratura contemporanea, ma con la forza della modernità.
Uno spettacolo che fa riflettere, che indaga sulla solitudine, sulla fragilità umana, e che lascia un messaggio importante per ciascuno di noi.
Nel nostro presente oggi, nessuno si isola, nessuno si ascolta, nessuno ascolta l’altro proprio come accadeva ad Arles, a fine ottocento dove un pittore e la sua tavolozza declamavano solo amore.