“A piedi nudi” vi accompagnerà in una lettura attraverso luoghi contemporanei segnati dal tempo generoso di una volta. Ogni dettaglio, odore, colore, sapore e contatto vengono resi disponibili al lettore con compostezza ed attualità. La delicatezza di Mariella, la brama di Tonio, la sensualità di Desia, la golosità di Massimo, la simpatia di Ciccio, l’arroganza di Marco: tutti tratteggiati con sublime misuratezza ed onestà autoriale. Attraverso l’uso accennato del dialetto, la narrazione di una terra immaginaria, il mettere a nudo amori irrisolti, Angelo ci insegna che non c’è sempre bisogno di dire tutto. Un grande omaggio a chi ogni giorno serve la “Causa”, nel libro gli uomini straordinari dell’Arma, che altro non sono che lo specchio della società civile che ancora ci crede. Grazie a Dio il bene esiste, capace di frantumare “l’ultimo atto dell’opera criminale” che scoprirete soltanto alla fine….
Angelo Mosca attraverso la sua scrittura semplice, scorrevole ma nello stesso tempo minuziosa, è in grado di attribuire a dei particolari apparentemente consueti un significato profondo. Cattura in particolar modo la descrizione intima dei pensieri, degli stati d’animo di alcuni personaggi che caratterizzano la trama intrigante, mantenendo desta la curiosità. Una introspezione profonda, che denota una particolare sensibilità dello scrittore, induce riflessioni e trasmette emozioni.
“ Quello che voleva. Perdersi. Il senso di smarrimento che deriva dalla coscienza di essersi perso in qualche luogo del mondo o della propria anima è totale, non dà scampo e a tratti soffoca anche il respiro”
“ Quello che voleva. Perdersi. Il senso di smarrimento che deriva dalla coscienza di essersi perso in qualche luogo del mondo o della propria anima è totale, non dà scampo e a tratti soffoca anche il respiro”