Coesione: Napoli, fondi per i trasporti e per proteggere il patrimonio culturale

Un gioiello europeo. Così la commissaria per la Politica regionale dell’Unione europea Corina Creţu ha definito la città di Napoli, aggiungendo di essere lieta “che i fondi dell’Ue possano aiutare a metterne in risalto la bellezza, stimolarne l’economia e migliorare la qualità della vita per i suoi abitanti”.

Il 6 novembre, infatti, la Commissione europea, con un comunicato stampa, ha reso nota la decisione di attivare un pacchetto di cinque progetti – nel quadro della Politica di Coesione – che porteranno alla città partenopea investimenti per un totale di 868 milioni di euro. I lavori coinvolti nei progetti erano già stati avviati con i fondi del periodo di bilancio 2007-2013; questo ulteriore finanziamento consentirà di terminarli tra il 2020 e il 2022.

I progetti di investimento si concentreranno essenzialmente in quattro aree individuate come prioritarie per Napoli: il rinnovamento del centro storico cittadino, l’ammodernamento della zona portuale, il miglioramento del sistema di trasporto urbano e il perfezionamento delle infrastrutture idriche.

Sito patrimonio dell’Unesco, il centro storico di Napoli beneficerà di più di 72 milioni di euro per migliorare gli spazi pubblici, i marciapiedi, le aree pedonali e ciclabili. Inoltre il piano di sviluppo urbano prevede anche una serie di lavori per modernizzare tutta la zona attorno al Duomo, con l’installazione di aree wi-fi e sistemi di videosorveglianza. L’opera di rinnovamento degli spazi del centro di Napoli riguarderà anche la tutela e la promozione delle piccole imprese locali, come quelle dell’artigianato tradizionale o della fabbricazione degli strumenti musicali, riconoscendone il grande valore culturale.

Per quanto riguarda la zona portuale, l’obiettivo è quello di migliorare il suo ruolo come polo economico, fondamentale non sono per la città e per la regione Campania ma anche per tutto il Paese. Nel porto di Napoli saranno investiti 111 milioni di euro dei fondi di coesione, per ammodernare i punti di accesso stradali e ferroviari ed estendere la rete fognaria. Non solo: la pulizia del fondale marino, l’estensione della diga e l’installazione di pannelli solari saranno elementi essenziali per raggiungere gli obiettivi previsti di una maggiore tutela ambientale e di un miglioramento dell’efficienza energetica del porto.

Il finanziamento per il trasporto urbano – 67 milioni di euro – sarà dedicato all’acquisto di 10 nuovi veicoli per la linea 1 della metropolitana e al completamento dei lavori per la stessa che, una volta conclusi, permetteranno di collegare i punti nevralgici della città, dalla piazza del Municipio, alla stazione centrale di piazza Garibaldi, fino all’aeroporto di Capodichino. Come ha ricordato la Commissione, nel periodo di bilancio 2007-2013 sono stati già investiti in questo progetto 430 milioni dei fondi di coesione. Un’ulteriore spinta economica dovrebbe rendere il sistema più adatto alle necessità di una città come Napoli, per andare incontro alle esigenze dei suoi abitanti ma anche dei numerosi turisti che vi arrivano ogni giorno da ogni parte del mondo.

Infine, 188 milioni di euro saranno investiti in progetti che – come si legge nel comunicato della Commissione – “contribuiranno a rinnovare cinque degli impianti di trattamento delle

acque reflue già esistenti nell’area metropolitana di Napoli” e a migliorare “la qualità del bacino idrico del sistema di canali Regi Lagni, delle acque costiere flegree e delle isole di Procida e Ischia e oltre 2,3 milioni di persone trarranno beneficio da un migliore servizio idrico e da un ambiente più pulito”. Inoltre i lavori finanziati dall’Ue impediranno lo scarico delle acque reflue in mare sul litorale Domizio, e praticheranno un monitoraggio costante del livello di qualità dell’acqua. Un obiettivo anche questo non di poco conto, perché la riqualificazione di questa area costiera sarà essenziale per farne riemergere il potenziale turistico.

Aspettando di ammirare i risultati, è evidente che l’Unione europea ha tutta l’intenzione di continuare a investire nel Sud Italia, nelle sue bellezze storiche, artistiche e naturali, per aiutare i Comuni a fare emergere splendide città come Napoli a livello non solo nazionale ma anche europeo.

Ha collaborato Ilaria Lang

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