Almare è molto più di un ristorante, è un punto di connessione tra la cultura del cibo locale e l’innovazione in cucina. Sotto la guida dello chef Antonio Scarantino, il ristorante propone un’offerta originale e gustosissima mescolando il ricco patrimonio culinario delle regioni Marche e Romagna con sapori innovativi e contemporanei.
Fonte d’ispirazione è il mare, come suggerisce il nome, con i suoi colori luminosi riflessi nella grande sala ristorante, il suono delle onde che si infrange nelle ampie vetrate e i profumi frizzanti, a tratti pungenti, nel piatto.
Il suo successo è merito della filosofia dello chef che predilige tecniche di cottura minimaliste per mettere in risalto i sapori naturali di ingredienti di prima qualità. Guidato da una profonda attenzione alla sostenibilità, al rispetto per le materie prime e all’impegno per la riduzione degli sprechi, l’approccio dello Chef Scarantino è al tempo stesso innovativo e cosciente dell’ambiente. Ha un profondo rispetto per gli ingredienti e un ardente desiderio di migliorare continuamente pur rimanendo fedele alle sue radici. È profondamente convinto che la semplicità e la qualità siano due valori che devono segnare il nord nell’arte culinaria e per questo si focalizza sul valorizzare al meglio ogni ingrediente attraverso una preparazione attenta e tecniche originali.
Il ristorante celebra i doni del mare ma, allo stesso tempo, introduce gli ospiti a una raffinata rivisitazione di metodi di cottura antichi, come la marinatura in acqua di mare e la fermentazione vegetale, che potenziano i sapori preservando l’integrità dei nutrienti.
Ma da dove nasce l’amore per la cucina dello chef Scarantino? Nato a Palermo e cresciuto in Germania, lo chef che conosciamo oggi è figlio di un percorso di vita che lo ha portato in giro per il mondo. La sua passione nasce fin da bambino. Giovanissimo scopre la passione per la cucina, diventando uno chef di talento che trae ispirazione dal territorio e, soprattutto, dall’acqua salata. Ha affinato le sue abilità lavorando nelle cucine di chef di fama mondiale, tra cui Massimo Bottura, prima di stabilirsi a Fano.
Ad Almare vengono offerti diversi menù e ognuno di essi rappresenta un’esperienza che va ben oltre il semplice mangiare del pesce. Ogni proposta rappresenta un’esperienza sensoriale completa, intrecciando sapori della costa adriatica con ispirazioni che spaziano fino alla Costa Azzurra e alle rive di Miyakojima in Giappone. I viaggi dello chef sono stati fondamentali per l’apprendimento e la conoscenza di nuovi ingredienti e tecniche di lavorazione delle materie prime, che gli hanno permesso di arricchire il suo repertorio culinario.
Scarantino ha molto a cuore la materia prima. Oltre alla carta stagionale, ama ogni giorno proporre un primo e un secondo basati su un ingrediente che ha scovato nel suo giro al mercato. Ogni proposta è originale e gustosissima, mescola il ricco patrimonio gastronomico italiano con incursioni dal resto del mondo e sapori nuovi delle regioni italiane.
Chef Scarantino si definisce lo chef del “chilometro buono” perché ritiene che sia bello avere una sensorialità di gusti diversi e contaminazioni nei propri piatti, selezionando la migliore materia prima non solo locale, ma anche da tutto il mondo. Nei suoi piatti si vive l’incontro tra semplicità e qualità, i pilastri dell’arte culinaria, che creano un connubio perfetto attraverso una preparazione attenta e tecniche originali.
Almare propone un menù sapientemente abbinato a vini locali e spiriti artigianali e offre in questo ai commensali un’esperienza autentica e completa. Durante l’autunno, Scarantino risponde al richiamo del profumo del tartufo con piatti che esprimono la sua voglia di spaziare tra gli ingredienti della sua terra adottiva e quelli della tradizione internazionale. Un esempio è il suo “Brodetterò”, un brodetto alla fanese reinterpretato con tecniche moderne e un tocco personale, che gli è valso il titolo di miglior brodetto locale al Festival Internazionale del Brodetto e delle Zuppe di Pesce.
Il ristorante utilizza frutti di mare di provenienza locale e prodotti stagionali, che sostengono l’economia regionale e minimizzano l’impatto ambientale. Queste pratiche non solo contribuiscono alla freschezza dei piatti, ma sono anche in linea con la crescente domanda dei consumatori per un’alimentazione responsabile ed etica.
Almare offre un ambiente dove una ristorazione raffinata si incontra con il comfort e l’intimità di una trattoria locale. Il design del ristorante, con viste panoramiche sul mare Adriatico, regala ai commensali un’atmosfera elegante e accogliente, riflesso della bellezza costiera che li circonda. L’interno unisce il fascino rustico con l’eleganza moderna, rendendolo ideale sia per cene romantiche sia per momenti di ritrovo con i propri familiari. Questo ristorante si distingue nel panorama culinario italiano come un crocevia tra tradizione e innovazione, che offre un’esperienza culinaria unica. Allo stesso tempo custodisce la grande ricchezza gastronomica della regione Marche.
Chef Scarantino ha creato uno spazio dove ogni pasto è un viaggio, ogni piatto racconta una storia e ogni ospite torna a casa con un apprezzamento più profondo per la cucina costiera italiana.
La cucina di Scarantino è un’esperienza che sollecita i cinque sensi. Dai profumi invitanti ai sapori esplosivi, ogni elemento è pensato per offrire un momento indimenticabile. I suoi viaggi e l’esperienza internazionale hanno contribuito significativamente alla sua capacità di combinare ingredienti e tecniche diverse, creando piatti unici.
Quella di Almare è una cucina che si riflette nelle sorprendenti capacità del suo chef. Ogni piatto è unico e caratterizzato da una propria espressività, è il racconto di uno stile che attinge alla sorgente, abbraccia e ritualizza le tradizioni locali, con enorme rispetto ma col guizzo creativo di una mente geniale.