“Presto, portami un bicchiere di vino, in modo che io possa bagnare la mia mente e dire qualcosa di intelligente”, così scriveva il commediografo greco Aristofane, sull’importanza del vino che da semplice bevanda diviene poi un serbatoio di conoscenza e di scibile che possa servire a chiunque voglia comprendere e capire cosa la terra sia in grado di offrirci e cosa noi ad essa restituiamo.
Oggi nel verdeggiante ed ameno territorio di Montefalco, in provincia di Perugia, sorge da più di quarant’anni una azienda che ha stretto, in un matrimonio indissolubile, il suo cognome al nome del paese: sorge così l’azienda Arnaldo Caprai, leader nella produzione di Sagrantino di Montefalco.
Marco Caprai ha creduto nella grande ricchezza di questa tradizione e l’ha recuperata in chiave moderna, ereditando dal padre Arnaldo questa passione e adottando i più innovativi metodi di produzione e di gestione aziendale; grazie a continue ricerche, studi e viaggi, oggi offre ai suoi clienti vini potenti, eleganti e dotati di grande struttura e tipicità, vini che rispecchiano il territorio e si innalzano con una potente personalità.
L’azienda segue l’iter del tempo, le curve del progresso e le asticelle che questo affascinante mondo enoico sempre ricerca e declama; una azienda in continuo fermento che punta su tre parole chiave: ricerca, territorio e sviluppo.
In tal senso è da intendere il coinvolgimento di una vera eminenza in campo enologico alla guida del comparto produttivo: Michel Rolland, enologo esperto dei vini di Bordeaux, soprattutto Merlot, con cui l’azienda ha avviato una collaborazione nel 2015; un fuoriclasse del vino che opera in 4 continenti ed è sempre all’avanguardia sulle tendenze del mercato.
La prossima sfida dell’azienda Arnaldo Caprai è ora proprio quella di uscire sul mercato con un nuovo prodotto, a base di Merlot, con cui dimostrare come questo territorio del centro Italia sia vocato anche alla produzione di tale vino. Con una produzione di un milione di bottiglie, l’azienda può definirsi una realtà veramente importante, che fa del rispetto del territorio e delle tradizioni i suoi valori fondamentali, da coniugare con un approccio internazionale che strizza l’occhio alla Francia ed anche alla Napa Valley: territorio californiano di cui Marco è innamorato e che visita frequentemente, sia per motivi commerciali che come fonte costante di idee da riversare nella sua azienda.
Un’azienda che sposa anche l’arte e la cultura a 360°: infatti, per festeggiare i 100 anni del Premio Nobel Rita Levi-Montalcino è stata creata, per la gioia di collezionisti ed appassionati, una prestigiosa limited edition di Sangrantino di Montefalco griffata Caprai. 245 bottiglie numerate e personalizzate, con una etichetta di ispirazione futurista, disegnata ad hoc, in cui si riconosce il profilo della celebre scienziata; nasce così il Montefalco Sagrantino Cobra 2005 DOCG, direttamente dalle mani e dalla mente dell’uomo, in maniera creativa, artistica e geniale.
Un quid, quello artistico, che si ritrova anche nella personalità e nella veste di Marco Caprai, uomo distinto, colto, che si inebria davanti ad un quadro, come dinnanzi ad un calice, con la stessa estasi e lo stesso pathos che solo il bello può dare, sia se portato da una vigna, sia se portato da una tavolozza.
Il desiderio e l’aspettativa di Marco sono oggi rivolti a sviluppare il turismo del vino di questo territorio, facendo visitare le sue cantine e le bellezze che Montefalco offre, assieme ai suoi dintorni come Spello, Orvieto, Perugia e Assisi; come sosteneva il Santo d’Italia, San Francesco: “Chi lavora con le sue mani è un lavoratore. Chi lavora con le sue mani e la sua testa è un artigiano. Chi lavora con le sue mani e la sua testa ed il suo cuore è un artista”.
Oggi l’azienda Caprai è la dimora capace di accogliere ogni uomo che entra vestito nella sua semplicità ed esce arricchito, non solo delle sue vesti, ma inebriato di nuovo sapere, divino e non solo…