C’è un angolo nel Flaminio che sta facendo parlare di sé: Bistrot64. Qui, lo chef Giacomo Zezza ha ridato vita a un locale già amato, mescolando sapientemente tradizione e innovazione, grazie anche al supporto del suo ideatore Emanuele Cozzo.
Il menu è una sinfonia di sapori che racconta una storia di passione e ricerca. Cozzo gioca con ingredienti di stagione, creando piatti che onorano le radici mediterranee ma guardano al futuro. Che si tratti di un primo fatto a mano o di un secondo di pesce, ogni pietanza è un’esperienza che bilancia familiarità e sorpresa.
Le esperienze dello chef si riflettono in una cucina che non ha paura di osare, pur rispettando l’essenza della gastronomia italiana. Il risultato? Piatti che fanno brillare gli occhi e scaldano il cuore, regalando nuove prospettive su sapori conosciuti.
L’atmosfera del locale è intima e accogliente, con soli 30 posti. L’arredamento, un mix di marmo, legno e tocchi di verde, crea un ambiente sofisticato ma non pretenzioso. Qui, il design fa da sfondo discreto, lasciando che siano i piatti e il servizio attento a prendersi la scena.
Bistrot64 non è solo cibo: è un viaggio sensoriale nel cuore di una Roma che sa rinnovarsi. Ogni assaggio promette emozioni diverse, con sapori che restano impressi nella memoria. È un invito a tornare e a lasciarsi sorprendere.
Qui, la cucina diventa arte, il pasto un’avventura. Cozzo e il suo team hanno creato più di un ristorante: hanno dato vita a un’esperienza che celebra il meglio della gastronomia italiana, con un tocco di magia contemporanea.