Parliamo del locale di Via Stamira 2/b, a due passi da Piazza Bologna, dove si possono gustare le arancine della Cantunera.
Il locale di Roma è figlio della Cantunera di Ragusa Ibla, locale di grande successo nato oltre sei anni fa del cuore del barocco Siciliano, che il suo titolare, Riccardo Saini, romano di origine ma trapiantato in Sicilia da circa venti anni, ha deciso con caparbietà e impegno di voler riproporre a Roma.
Il progetto gastronomico “Cantunera” nasce una dozzina di anni fa nel Ragusano grazie al talentuoso Chef Sandro Pace che fonda la prima Cantunera a Comiso e che poi si sarebbe estesa a Ragusa Ibla e a Modica. Sin da subito Cantunera si distingue grazie al suo approccio particolarmente estroso e creativo nel mondo delle tanto amate arancine. Questa prelibatezza viene rivisitata dallo chef sia nel sapore che nell’aspetto.
Infatti le arancine della Cantunera sono generose per dimensioni e hanno forme particolari (sferica, a cono, a rotella, quadrate e tonde e infine le scoperchiate) e svariati sapori, tutti piacevoli e stuzzicanti.
Nel 2021, Gambero Rosso ha nominato (all’interno della sua guida sullo Street food italiano) la Cantunera Ibla campione regionale per la Sicilia, un prestigioso riconoscimento che certifica la qualità dei prodotti serviti e del format Cantunera in generale.
E anche riconoscimenti internazionali negli anni si sono susseguiti: le arancine e i cannoli della Cantunera sono stati celebrati e suggeriti da grandi testate giornalistiche come per esempio Le Monde, The Guardian, Washington Post e guide turistiche come Rick Steves, Guide Vert Michelin, Lonely Planet.
Dicevamo che Il format ha deciso di aprire una sua nuova sede anche a Roma, precisamente in via Stamira vicino piazza Bologna, una location che nasce dal progetto condiviso del titolare Riccardo Saini e dello Chef Sandro Pace. Un duo che ha la voglia di far provare alla città eterna l’arancina, eccezionale per la qualità delle materie prime con cui viene realizzata, per la varietà dei gusti con cui si presenta a tavola, e per l’inappuntabile esecuzione con cui viene preparata. Sì, perché i chicchi di riso sono impeccabilmente al dente, profumati e saporiti, nonché perfettamente ricoperti da un croccante strato di pastella e pangrattato color dell’oro, elementi essenziali per un eccellente frittura. Per la panatura, invece del comune pangrattato, si utilizzano dei filoncini di pane cotto in forno a pietra che dopo essere stati tostati in laboratorio vengono macinati in maniera un po’ grossolana cosi da donare alla panatura la sua speciale croccantezza. Inoltre lil processo di panatura delle arancine avviene poi con una semplice pastella di acqua e farina senza l’utilizzo di uova.
Le arancine sono da provarsi nelle loro versioni al burro, al ragù, con pescespada e melanzane, con patate speck e provola affumicata, al pollo al curry, agli spinaci, al pistacchio e la deliziosa “scoperchiata”, una scenografica arancina scomposta servita al piatto da gustare con ragù e fonduta di caciocavallo ragusano o, nella sua versione vegetariana, con spinaci e mozzarella di bufala.
Importante poi ricordare che le arancine della Cantunera offrono quattro varianti vegetariane, due per intolleranze al lattosio e anche un’opzione totalmente vegana. Dulcis in fundo il cannolo; cialda croccante anch’essa prodotta nel proprio laboratorio e rigorosamente riempiti al momento dell’ordine così da garantire fragranza e croccantezza. Il ripieno è una ricotta vaccina sapientemente lavorata dallo Chef Pace che sorprenderà per delicatezza e sofficità. Ai lati granelle di pistacchio e nocciole dell’Etna e l’immancabile scorzetta di arancia siciliana candita. Completa il quadro l’offerta del beverage: tutto 100% siciliano, dalle bibite alle birre, dai vini agli amari e al gin.
Foto Simone Paris