Chef Lorenzo Ferrigno.La cucina e la terra

Eventi sempre “on the road” alla scoperta dei più raffinati interpreti della tradizione gastronomica italiana. Questa volta facciamo la conoscenza di Lorenzo Ferrigno e della sua idea di cucina legata alle radici. Tradizione, territorio e regionalità, questi sono i punti di forza della gastronomia italiana, la cui cucina è composta da tante diverse tradizioni, ognuna delle quali ha le proprie specialità e apporta il suo contributo al variegato panorama italico del gusto. La ragione di questa particolare condizione è da ricercare nel territorio della Penisola che, per morfologia e ricchezza, è tra i più straordinari del mondo. A partire dall’acqua, abbondante e di alta qualità, presente in tutte le regioni dello stivale, con la quale si irrigano i campi e si cucina, per passare poi al mare, ricco di pesce e di tante specie diverse e non rintracciabili altrove, per finire con i frutti della terra, dall’olio al vino, dai formaggi alle verdure, con migliaia di coltivazioni particolari e di differente qualità, che rendono la gastronomia un vero e proprio fenomeno culturale e antropologico. Particolarmente “fortunate”, da questo punto di vista, sono certamente le regioni meridionali, nelle quali la natura ha veramente esagerato, donando una rigogliosità e una ricchezza fuori dal comune. Tra queste c’è naturalmente la Campania, terra stretta tra un mare generoso e una montagna ricca di tradizioni; qui il mangiar bene è un’arte, anzi una vera e propria religione, nella quale si curano i minimi dettagli avendo sempre un occhio di riguardo per la particolarità straordinaria del territorio. Ben lo sa Lorenzo Ferrigno, giovane chef che lavora all’Hotel Villa Maria di Ravello (SA), il quale ha fatto del rispetto della terra e dei suoi frutti un vero canone culinario. La terra è tutto per lui e soltanto rispettando e amando profondamente i frutti che offre si può promuovere il territorio, scegliendo attentamente le materie prime più genuine, a kilometro 0 (provenienti dal territorio e quindi fresche e prive dei costi di trasporto), andando a sceglierle con cura e personalmente. È dunque naturale che da questa filosofia scaturisca una cucina semplice e gustosa, in cui la tradizione viene innovata dall’estro e dal talento di Ferrigno, come nei suoi meravigliosi paccheri con gamberetti e profumi di Amalfi, una delle perle della sua regione. I ringraziamenti più sentiti vanno al suo mentore, Raffaele Amato. Ancora una volta abbiamo incontrato una giovane stella, che promette di brillare a lungo nel firmamento della gastronomia italiana.