Non ha ancora 20 anni Pierangelo Caputo,per tutti Gino,ma si sa che quando la passione è nelle vene ci vuole poco a capire che l’età non conta e le esperienze saranno i mattoni di quello che Pierangelo costruirà nella sua vita.
Che la sua strada sarebbe stata la cucina lo sapeva già all’età di 12 anni quando sperimentava ,osservando la nonna nella cucina di casa. La scelta cade naturale per la scuola Alberghiera IPSSAR di Castellana Grotte e dopo l’esperienza al White Beach e l’incontro con il suo Maestro Chef Giovanni,arriva nella cucina di Masseria Corte degli Asini nella generosa terra di Puglia.
Generosa nell’accoglienza,nei prodotto del territorio,nella storia di questa terra che l’ha vista protagonista di scambi economici e culturali con l’Oriente,dal quale ereditiamo l’architettura propria delle Masserie.
Ed è nella sobrietà della Masseria, tra l’azzurro del cielo protetta dal verdeggiante abbraccio dei monti di Cisternino che Gino ha scelto di creare i suoi piatti,moltissimi dei quali lavorati con i prodotti della terra nella Masseria. Nella tenuta sorge,infatti, un ampio uliveto,un mandorleto,un frutteto ed un caratteristico agrumeto recintato.
Prodotti della natura che Pierangelo Caputo utilizza,rivisitandoli in chiave moderna ,nei suoi piatti. Quella che propone è una cucina della tradizione pugliese come la farinella ceci e orzo tostati con fichi come quello che le ha insegnato la nonna,oppure l’oliva ripiena di mandorla e ancora utilizzare l’asparago di mare che si usa di solito come accompagnamento per il pesce.
Coltivazione proficua come l’allevamento ,uno su tutti quello dell’Asino di Martina Franca,una razza in via d’estinzione che da anche il nome alla Masseria. Altro antichissimo equino pugliese è il Cavallo Murgese e infine la Pecora di Altamura,un ovino con prevalente attitudine per la produzione di latte.
Per Pierangelo Caputo la conoscenza è potere e la semplicità è il complimento e la caratteristica che maggiormente descrive la cucina di Gino,semplice come le cose fatte bene…con il cuore!
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