La carovana del gusto di Eventi fa tappa questa volta in una delle due nostre meravigliose grandi isole, la Sicilia, per fare la conoscenza di un eccellente chef: Vito Naccari.
Fin dall’Antichità è considerata una delle terre più belle del mondo, sicuramente è la perla del Mediterraneo. I Greci, sbarcando sulle su coste, cedettero di aver raggiunto i Campi Elisi ovvero il paradiso. Guardandosi intorno si accorsero che la natura era stata generosa oltre misura in quei luoghi, donando loro bellezza, fertilità e ospitalità infinite. Una terra dai paesaggi mozzafiato, tutta racchiusa dal più bel mare del mondo, sul cui suolo crescono i frutti più incredibili del creato, dagli agrumi ai fichi d’India, dalla vite all’olivo. Una terra al centro della quale sorge una grande montagna di fuoco, in cui la fantasia antica aveva posto nientemeno che la fucina degli dei. Avete indovinato, è proprio la Sicilia, famosa in tutto il mondo oltre che per queste cose e per la storia millenaria (fu abitata dai Greci, dai Normanni, dagli Arabi, dagli Spagnoli e dai Francesi) anche per la straordinaria tradizione culinaria, che qui assume i connotati di un culto religioso. Conosce bene la sua sorprendente terra lo chef Vito Naccari, palermitano di nascita, per cui la cucina è un’arte espressionistica e la sua, essendo del tutto siciliana, è espressionistico-mediterranea. La sua è un’idea di gastronomia in cui devono essere perfettamente abbinati colori, sapori e gusti anche se occorre farlo con sobrietà e minimalismo, alla ricerca costante dell’essenzialità. Naturalmente la sua specialità non poteva essere altro che la pasticceria (una vera fede in terra sicula) e poi la panificazione; in cucina Vito sa che le persone ormai sono sempre più esigenti e pertanto ogni membro dello staff deve dare il massimo affinché i piatti siano davvero eccezionali per digeribilità e gusto. Per questo ritiene fondamentale scegliere di persona i suoi fornitori, che gli assicurino i necessari controlli di qualità, rispettando la filiera e garantiscano la freschezza. Mangiare biologico, al di là delle mode del momento, per Naccari è seguire lo stesso stile di vita dei nostri nonni, scegliendo un vino fatto di sola uva, per esempio, o un olio proveniente da terreni curati e spremuto in frantoi di pietra a freddo. Ne consegue che il complimento più ricorrente per la sua cucina è il riconoscimento della genuinità dei piatti, la loro autenticità. Ma la corsa alla realizzazione professionale per lui non si è ancora conclusa e, tra dieci anni, si vede executive chef consulente di brigate per grandi hotel e ristoranti gourmet ma sogna anche di scrivere libri, forse addirittura la sua autobiografia. Con questi numeri, di certo, nessun traguardo gli è precluso.