Dal Rinascimento ad oggi il gelato come non l’avete mai assaggiato. InSisto, la scelta di gusto made in Italy

Ardua impresa resistere alla tentazione di gustare un gelato e non solo d’estate, eppoi resistere perché? C’è sempre un buon motivo per vivere e condividere un’esperienza di gusto e questa volta ve ne diamo addirittura più di uno. La prima comparsa dell’antenato del gelato l’abbiamo nella Bibbia, laddove Abramo per rinfrancare il padre Isacco dal clima torrido gli porge una bevanda ghiacciata, ottenuta dalla miscelazione del latte di capra con la neve. Poi continuando la narrazione della sua origine, sappiamo che già nella Roma di Nerone, nelle giornate afose i romani solevano terminare il pasto con qualcosa di dolce, in genere una macedonia di frutta con miele e neve. I primi documenti dove viene menzionato il gelato risalgono alla storia di Atene nel 500 A.C. Sono state rinvenute testimonianze del consumo di una bevanda rinfrescante a base di limone, miele e succo di melograno mescolato insieme al ghiaccio o alla neve. La svolta si ha grazie alle civiltà orientali che avevano in uso di congelare la frutta, il latte e suoi derivati al fine di conservarli più a lungo. In Cina nel 2000 A.C veniva preparato un composto di riso e latte aromatizzato con delle spezie e successivamente messo a solidificare nella neve. Nel medioevo si iniziò a produrre dei dolci a base di succo di frutta e latte refrigerati che Marco Polo poi importò in Europa intorno al Trecento. Lunghetta come storia e già questo dovrebbe permetterci di gustarne a volontà senza rimpianti, ma ancora non è finita e le prossime scoperte vi entusiasmeranno…. Dove è nato l’antenato del nostro gelato artigianale? …Rullo di tamburi e suono di trombe…L’avo illustre del nostro gelato è venuto alla luce in terra patria, in Sicilia! Certo la sua invenzione si deve agli Arabi che durante la loro dominazione del IX sec. importarono l’usanza di sorseggiare bevande fredde, denominate sherbet a base di succhi di frutta distillati al gusto di limone, arancia, melograno, ciliegia, tamarindo a cui aggiungevano lo zucchero di canna proveniente dalla Persia che poi decisero di congelare utilizzando la neve dell’Etna e delle montagne vicine. Ora doppia soddisfazione e gaudio infinito: se come abbiamo detto un lontano antesignano del nostro gelato è nato in Sicilia, italiana è la paternità del gelato artigianale così come da sempre lo conosciamo e apprezziamo. L’Istituto Superiore del gelato infatti conferma che si deve all’architetto Bernardo Buontalenti, quando nel 1565 alla corte di Caterina de’Medici soleva preparare dei sorbetti gelati con tutti quegli ingredienti che tutt’ora vengono utilizzati nella sua preparazione: il latte, la panna, l’albume, la neve, il sale, lo zucchero e il limone. Altra data fondamentale per la tribù mondiale dei golosi è il 1686: il cuoco Francesco Procopio dei Coltelli riesce a preparare la prima miscela perfetta per produrre e confezionare il gelato. Parte alla conquista della corte francese del re Sole con solo due certezze: la bontà della sua miscela e il strano marchingegno ereditato dal nonno capace di lavorare i sorbetti ghiacciati. A Parigi riesce ad aprire lo storico Cafè Procope e a diffondere l’amore per questo piacere da brivido. Questa la storia tra aneddoti, colpi di scena e curiosità, quanti di noi sapevano già che si deve alla signora americana Nancy Johnson l’invenzione da lei brevettata, nel settembre 1843 della prima gelatiera a manovella? Un mastello riempito di sale e ghiaccio meccanizzato con un cilindro di metallo che aveva il compito di impastare gli ingredienti a cui una manovella forniva il movimento rotatorio indispensabile. Dopo qualche anno Nancy spinta dalla necessità dovette vendere per soli 200$ il brevetto a William Le Young che apportò delle modifiche al mastello originario fornendolo di un motore: nasceva la gelateria moderna.

E la storia continua fino ai giorni nostri con il signor Attilio mastro gelatiere che per passione inizia il suo viaggio nel gusto nel 2006 frequentando un corso base. Dopo qualche anno rileva una piccola gelateria a Varazze e ottiene il gradimento degli avventori. La passione, l’intraprendenza, la creatività e la volontà di distinguersi per l’eccellenza delle materie prime, lo conduce ad una continua ricerca inseguendo il top della qualità e perfezionando il suo personale, unico metodo di

lavorazione. Nasce nel 2019 InSisto, la gelateria artigianale già premiata con due coni nel marzo 2022 da Gambero Rosso, a sottolineare la perseveranza e la dedizione con cui Alessandro Attilio in questi anni si è avvicinato al mondo della gelateria artigianale e non solo la sua particolare locazione, davanti la piazza dedicata al Papa Sisto IV a Savona. In effetti il signor Attilio in passato ha perseverato ed insistito a percorrere le strade a volte non semplici della ricerca e dello studio, nell’ottica di voler offrire un prodotto differente, un’esperienza di puro e sano piacere.

Come quando si è recato in Sicilia per apprendere i segreti della vera granita siciliana e della cremolata, scegliendo come guida Giovanna Musumeci, o quando primo gelatiere italiano nel 2016 intraprende un viaggio nelle piantagioni di cacao nel cuore della Costa d’Avorio, accompagnato dal selezionatore di cacao Andrea Mecozzi. Proprio questo viaggio gli ha permesso di seguire la raccolta, la fase di fermentazione ed assistere alle modalità di essicazione. Dopo solo due anni decide di recarsi in Columbia per ricercare e conoscere i cacai aromatici. L’esperienza gli ha ispirato la sua impostazione equo-solidale: il sorbetto o il cioccolato di massa di InSisto viene creato utilizzando prodotti provenienti da coltivazioni non intensive, per la maggior parte bio, scegliendo tra alcune varietà aromatiche: le Africane, Caraibiche, Indonesiane. Alessandro Attilio se deve scegliere il pistacchio migliore si reca di persona dal produttore non demandando a terzi la scelta. Tutti gli ingredienti sono accuratamente selezionati da produttori certificati e coltivatori che condividono la filosofia di InSisto improntata al rispetto della qualità e della natura.

Ed è proprio l’ approccio del Founder di InSisto, il signor Alessandro a fare la differenza e permettergli di raggiungere i massimi livelli di qualità di un prodotto unico che esce dal comune offrendo al cliente quell’autenticità del piacere che rispecchia la stagionalità degli ingredienti e il massimo rigore con cui vengono scelti. I frutti di bosco provengono da aziende agricole certificate, il mirtillo nero da Cuneo, il mango siciliano dalla pianura di Milazzo, l’uva fragola è locale, il melograno proviene dalla Sicilia, il lampone e la rosa canina dalle coltivazioni di roseti della Valle Scrivia, il cioccolato bianco è realizzato con il burro di cacao del Venezuela di prima spremitura senza sbiancamento. La filosofia aziendale non consente l’utilizzo di conservanti e coloranti chimici, grassi idrogenati o aromi artificiali. Nella preparazione del gelato vengono utilizzate bevande vegetali come avena e riso. Il latte o i grassi animali non compaiono neanche nei gusti alla frutta o in quello del cioccolato. La lungimiranza e la personale attenzione alla salute del signor Attilio si è concretizzata nella prossima collaborazione con l’Azienda Agricola Fiandino che fornirà il rinomato latte proveniente dalle vacche di razza bruna alpina, prodotto in quantità limitata ma di elevata qualità in virtù del trattamento 5 stelle a loro riservato che comprende musica nelle stalle e alimentazione curatissima. La grande varietà dei gusti del gelato InSisto oltre che alla stagionalità e all’attenzione estrema utilizzata durante la selezione degli ingredienti risponde alle esigenze e preferenze eterogenee della vasta clientela a cui la fucina della creatività inesauribile del signor Attilio sa sempre fornire la risposta di gusto più accattivante e sorprendentemente azzeccata. La crema catalana con stracciatella di lampone, la stracciata di amarene di Cantiano, la zucca mantovana al forno con mascarpone e miele di castagno e la sacher con biscuit al cioccolato di produzione propria con composta di albicocche di Valleggia, rappresentano solo alcune delle proposte che compongono la scelte di prelibatezze esclusive di InSisto ad opera del mastro gelatiere Alessandro Attilio e del suo staff.

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