Le distillerie Roner sono conosciute nel mondo soprattutto per un ingrediente speciale che li accomuna a tutti coloro che aspirano alla grandezza, a prescindere dal campo di appartenenza, l’eccelsa qualità dei loro. Può sembrare qualcosa di scontato da dire, ma, nella sede di Termeno, sulla Strada del Vino , in Alto Adige, provincia di Bolzano, si lavora ogni giorno per garantire, in modo impeccabile e quasi maniacale, la qualita che ha permesso di fidelizzare i clienti e, al tempo stesso, di conquistare nuovi mercati.
Ma come inizia questa storia fatta di successi e riconoscimenti? Era il 1946 quando Gottfried Roner iniziò a distillare, posizionando un primo alambicco nella casa di famiglia. La distillazione è un arte antichissima che affonda le sue radici nella tradizione “magica” dell’alchimia,si tratta di una tecnica utilizzata per separare due o più sostanze presenti in una miscela. Sfrutta la differenza dei punti di ebollizione di tali sostanze e nei territori alpini fa parte della tradizione contadina. Essa avviene utilizzando due tecniche: quella continua e quella discontinua. Ad ogni tipologia di distillato viene riservato il trattamento più adeguato. La filtrazione avviene dopo la stabilizzazione del prodotto e permette di rendere il distillato più elegante ed armonico.
Dopo i primi successi, ottenuti grazie alla produzione delle grappe, Gottfried, molto legato alla sua terra natia e ai prodotti che ella offre, decise di arricchire la sua produzione andando ad aggiungere alle grappe un nuovo passaggio: la macerazione. La macerazione consiste, come da tradizione, nell’usare la grappa come solvente per radici e bacche dei boschi circostanti, ottenendo i liquori aromatizati alla genziana, al ginepro e al mirtillo, che ancora oggi sono tra i fiori all’occhiello delle Distillerie Roner.
A metà degli anni Sessanta, Andreas e Günther Roner, i figli di Gottfried, baciati dalla fortuna per aver ereditato l’eccezionale naso sia per il gusto che per la qualità che contradistinse il padre e forti del fatto di essere cresciuti tra gli alambicchi, entrano in azienda andando a portare innovazioni all’interno del processo produttivo così da accelerarlo notevolmente.
Tutto ciò porterà alla crescita sia a livello produttivo che a livello di nome dell’azienda. Nel 1965 questa crescità è certificata dalla costruzione della nuova distilleria di grappa per poter sostenere la sempre maggiore richiesta del prodotto mentre nel 1972 vengono aggiunte la distilleria di frutta, un ulteriore impianto di imbottigliamento e un’area dedicata agli uffici. Nel 1989 viene ulteriormente ampliata la produzione e nel 1998 si costruisce il laboratorio di analisi per ricercare nuove terre ancora inesplorate del gusto.
Nel 2007 arriva il momento di passare nuovamente il testimone, la terza generazione di Roner è pronta a subentrare ai suoi predecessori continuando la tradizione di famiglia; il passaggio di consegne è in chiave rosa sarà infatti Karin Roner a raccogliere il testimone, figlia di Andreas e già da anni all’interno delle attiva dell’azienda di famiglia.
Già da giovanissima si era immersa in questo mondo per poter accumulare esperienza, teorica prima ancora che pratica, in tutti i settori. Assume la carica di amministratore delegato ed è a lei che si devede l’ultimo ampliamento dell’azienda. Karin si fa artefice della della nuova area di lavoro che ospiterà sia le linee di imbottigliamento che un magazzino completamente. È l’artefice anche dell’ampliamento della rete di distribuzione che ha implementato nel corso dell’ultimo decennio.
Le distillerie Roner offrono una gamma completa di prodotti, tra i prodotti più innovativi spicca lo Z44, un Dry Gin con estratto di pigne di Pinus Cimbra che rispecchia l’amore per le terre natie che da Gottfried Roner contradistingue i prodotti dell’azioneda. Le pigne provengono dalle pendici del Weißhorn, conosciuto come il Corno Bianco, e vengono raccolte a mani ogni estate. se invece vogliamo virare su gusti più classici le distillerie Roner offrono l’acquavite Williams Reserv, in un cui è stata racchiusa tutta l’essenza e le proprietà organolettiche delle pere Williams altoatesine tra le quali però vengono selezionate solo quelle cresciute alle pendici delle alpi.
L’ultimo arrivato in casa Roner è l’Amaro K32. Partorito dal genio dei mastri distillatrori Roner, il K32 è caratterizzato da un dolce aroma di melassa e camomilla ma con la freschezza stimolante della menta che porta subito alla mente la sensazione di trovarsi in primavera su un bel prato altoatesini. Ma non fatevi ingannare il K32 ha carattere e al gusto si possono subito percepire i retrogusti delle radici genziana, le bacche di ginepro e le radici di liquirizia. Si può miscelare in cocktail, bevuto in purezza a fine pasto o servito on the rocks per accompagnare un momento di relax.
L’energia e la passione con le quali l’azienda è stata guidata negli anni sono palpabili, appena si mette piede nella sede principale di Termeno ci si accorge subito che non si tratta di un lavoro ma di una vocazione. Attraverso decenni di crescita qualitativa e di innovazioni tecnologiche, senza mai distorglire lo sguardo dalle tradizioni di famiglia, nel 2010 arriva l’alloro massimo, che la consacrazione della famiglia Roner nell’olimpo dei distillatori grazie al titolo di “Distillatore dell’anno”.