Enzo Coccia, il papà del rinnovamento della pizza.

Enzo Coccia, definito il “papà del rinnovamento della pizza”, è un cultore di questa specialità tutta partenopea, un pizzaiolo che negli anni ha seguito da vicino, anche come fautore, gli sviluppi che dal 1997 il concetto di pizza e pizzeria hanno subito. Sotto, infatti, l’impulso del sindaco di Napoli Bassolino, nel 2004 viene riconosciuta dal Ministero delle politiche agricole e forestali l’attestazione di specificita’ del prodotto «Pizza Napoletana». Un riconoscimento che la distingue nettamente, da altri prodotti simili, proprio per le sue caratteristiche peculiari. Nel 2010 il Disciplinare di Produzione della specialità tradizionale garantita “Pizza Napoletana”, fu pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica. Mentre nel 2010, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, La Pizza Napoletana entra a far parte delle Specialità Tradizionali Garantite (STG) dell’Unione Europea.

Un processo iniziato in Italia, e che è riuscito a far riconoscere la Pizza Napoletana tra le specialità tradizionali garantite nell’Unione. Un traguardo senza eguali, e che comporta rilevanti effetti positivi sull’economia italiana, rafforzando e tutelando il concetto del Made in Italy. E di pari passo, nel 2017, l’antica arte del pizzaiolo è diventata patrimonio dell’Unesco, bene immateriale dell’umanità.

Ed Enzo, come padre di tutto questo rinnovamento, non può che sentirsi fiero di questo inestimabile successo, un orgoglio che le sue parole ed il suo pathos lasciano trasparire senza freni. E se questo processo lo ha vissuto in prima linea con le pizzerie da lui gestite a Napoli, come La Notizia in via Caravaggio, oggi approda a Roma, per far conoscere alla capitale la sua straordinaria pizza napoletana.

La pizzeria si chiama si chiama Vico, come una sorta di acronimo di Vincenzo Coccia e un abbreviativo del termine vicolo, molto usato a Napoli. Una location che Coccia ha deciso di aprire in collaborazione con la famiglia De Angelis appartenente al mondo dell’hotelleria. Un connubio dove l’eccellenza della pizza si sposa con la raffinatezza e l’eleganza dell’hospitality.

La pizzeria è stata realizzata all’interno del Palazzo Rondanini, nella piazza omonima, al pian terreno, progettata dall’architetto Roberto Antobenedetto dello studio Rpm Proget. Un palazzo risalente ai primi anni del 1500, fatto costruire dal cardinale Thomas Wolsey sulle antiche rovine delle terme Neroniane, nei quali l’architetto ha elaborato degli ambienti molto raffinati e moderni, dove statue e opere d’arte impreziosiscono ogni sala. Di spicco lo stupendo forno a legna che riprende i mosaici a motivi circolari chiamati Costa Amalfi, fatto realizzare su misura dai maestri napoletani.

Di sicuro il must di questa pizzeria è l’arte culinaria napoletana portata in tavola da Coccia, primo pizzaiolo recensito sulla guida Michelin nel 2010, dove le materie prime, tra le sapienti mani del maestro, sanno diventare pura poesia da assaporare.

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