Fritture di paranza con il pescato del giorno; freselle con tonno, pomodori e capperi; paccheri di Gragnano con alici di Menaica, olive e datterini; frutta fresca cilentana; cannoli con crema al limone. Il tutto accompagnato dai vini delle migliori cantine regionali e da una splendida vista sul mare di Pioppi, famoso per la limpidezza delle sue acque più di una volta premiate con i prestigiosi riconoscimenti Bandiera Blu e “5 Vele” Legambiente.
“La Caupona Bistrot” dei fratelli Enrico e Florian Tortora ha aperto i battenti da poco, ma già fa parlare di sé. Risorto dalle ceneri di un omonimo e conosciuto locale della zona, che negli anni aveva perso fama e smalto, grazie all’anergia e allo spirito imprenditoriale dei due giovani ristoratori si propone come nuovo punto di riferimento della cucina cilentana, apportando novità e sperimentazioni senza perdere di vista la grande tradizione non solo culinaria, ma agroalimentare nel complesso del comune in cui sorge.
Pioppi, infatti, è la frazione marina di Pollica conosciuta in tutto il mondo come Capitale della Dieta Mediterranea. A Pioppi si vive di più e meglio, grazie ad un regime alimentare basato su ciò che il territorio, con il suo straordinario clima, fornisce durante tutto l’anno. Pesce freschissimo, olio di oliva, frutta e verdura, pochissimi carboidrati complessi: le materie prime di Pioppi e dei dintorni sono il punto di partenza del locale “La Caupona Bistrot” che, però, non si accontenta di riproporre soltanto il già noto.
Per guidare la brigata in questa fase di rilancio, infatti, i Tortora si sono affidati a Ciro Salatiello, chef e consulente napoletano di fama che, con le sue idee innovative e la grande esperienza che lo contraddistingue, ha rivoluzionato la cucina partenopea. Il personale della Caupona si sta formando con lui e, sicuramente, non mancheranno stimoli per nuove proposte da aggiungere al menu.
A differenza della “taberna”, nata prima come idea di bottega e solo successivamente come locale dove anche gli avventori potevano fermarsi a bere e mangiare, la “caupona” era – per i latini – un posto dove potersi davvero ristorare: un luogo dove mangiare qualcosa ed eventualmente riposarsi, dove sentirsi come a casa per rifocillarsi prima di continuare il viaggio o sbrigare i propri affari. È proprio questa l’idea che la famiglia Tortora vuole restituire al suo bistrot. I sapori del Cilento senza rinunciare a stupire, un’accoglienza garbata e rassicurante, e un panorama meraviglioso che rende tutto ancora più magico.
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