A Roma ha da qualche mese aperto in zona prati, e precisamente a Piazza Martiri di Belfiore un locale che vuole offrire alla capitale uno spaccato gastronomico della terra Pugliese, un ospite gradito che i romani stanno ampiamente apprezzando. E in questo ristorante, tutto fa riferimento alla Puglia: dai proprietari allo chef Sandro Vitanostra, nato a Canosa, che delizia i palati con un menù tipicamente della regione. Come, anche il nome, i Massari, che evoca le tipiche costruzioni antiche, le masserie, molto diffuse in Puglia. Nell’insieme, dunque, un vero e proprio progetto che ha voluto oltrepassare i confini regionali, ideato dai due soci e coniugi Maria e Pietro, che con la collaborazione di produttori pugliesi, hanno deciso di far conoscere i propri sapori alle altre realtà dell’Italia.
Il locale ospita i suoi avventori sia all’interno che all’esterno. Un interno molto curato ed elegante, arredato con tavoli in legno, cucina a vista e piccoli angoli di nicchie in pietra dove vengono esposti per la vendita, barattoli contenenti diversi prodotti pugliesi. Mentre i tavoli posti all’esterno, si vanno dispiegando davanti le sei vetrine, dove l’insegna e le luci gli fanno da gradevole cornice.
Il servizio inizia alle sette di mattina, con la colazione, dove tra una variegata varietà possibilità di scelta si possono degustare: i pasticciotti di crema e amarena; i biscotti di mandorle; le crostate e il ciambellone con carote di Polignano a Mare. Un inizio di giornata, davvero ricco e dolcissimo.
Proseguendo, i Massari, non permettono che nessun pasto sia saltato, offendo il loro servizio di ristorazione non solo per il tipico pranzo e cena, ma anche per la merenda e l’aperitivo, dove su taglieri molto invitanti vengono serviti, dalle 16:30 alle 20:00 formaggi, prodotti sottolio, capocollo, panzerotti e la tipica focaccia barese.
Un’offerta imperdibile, che per ogni appuntamento della giornata, propone sempre tutti prodotti agricoli di grande qualità, o fatti in casa dallo stesso chef Vitanostra, che orgogliosamente decanta le sue orecchiette con cime di rapa, un piatto che ha imparato a fare dalla nonna Francesca. Una tradizione che si apprezza anche nel modo di tramandare le ricette, di generazione in generazione. Di sicuro un ingrediente non da poco. Fatto di storia, passione e amore. Di questi ricordi e valori parliamo con Sandro, giovanissimo ma già di grande esperienza nel campo, perché questa professione, ci racconta, è sempre stata la sua vocazione. Una vocazione che oggi lo vede alla guida dei Massari, e che riesce ad esprimere attraverso quelle che per lui sono le quattro tipiche caratteristiche della sua cucina: gustosa, fatta di profumi che esaltano le pietanze, vera ed autentica. Insomma, una cucina del gusto. E molti nel menù sono i piatti che rispecchiano questa filosofia come: i cavatelli fatti a mano con sugo di braciola; baccalà in umido infornato con patate e olive di Cerignola; babà grigliato con crema e amarena; e tanti altri da provare ed assaporare.
Il venerdì, però, lo chef Sandro propone un menù tutto a base di pesce, dove il marinato pugliese la fa da padrone, con un invitante crudo di mare dove si possono apprezzare: cozze pelose, allievi (seppie piccole), ostriche di Manfredonia, scampi e gamberi rossi di Gallipoli e la tiedda (riso, patate e cozze). Un tripudio di sapori, che non lasciano indifferenti neanche i più fini palati.
Foto Simone Paris