Nel piatto candido ecco il Signor Carciofo, perfetto, lucido e capovolto come vuole la tradizione, accarezzato dall’olio quanto basta: preparato con cura e con la calma che accompagna ogni piatto fino al risultato perfetto, buono e saporito. Al suo fianco un protagonista della tavola romana: l’abbacchio cotto al forno a regola d’arte. Il bianco della porcellana illumina lo sguardo eppure sembra svanire, diventare poca cosa al cospetto di un gusto vero e bravo a risvegliare il palato. Intorno, la luce è soffusa e brillante, lascia il posto ai piatti e ai sapori che, da soli, riuscirebbero a illuminare la sala: lo sguardo poi si alza dal protagonista, dal caldo piatto fumante, e incontra un ambiente raffinato, che si dedica ai dettagli e apprezza uno stile che stupisce, dove il classico sfiora il moderno, proprio come nei piatti. Soffitti di gran lusso estetico, realizzati in pietra e quasi a ricreare delle cupole d’intimità: nulla qui è lasciato al caso. Siamo a Trastevere, in piazza San Cosimato, a due passi dalla Basilica di Santa Maria in Trastevere, nel cuore della cucina vera e della romanità più verace: qui l’aria profuma di cibo buono e conosce il movimento di mani precise e forti, come se fossero di attenti direttori d’orchestra di fronte a una nuova melodia da ammaestrare. È l’atmosfera calda e raffinata di Corsetti 1921, il ristorante nella zona di Roma dove ci si abbandona al gusto: qui la nuova generazione della famiglia Corsetti, da sempre a capo del locale, propone piatti della tradizionale cucina romana e ricette più sofisticate come tributo alla tradizione italiana, sempre raggiungendo uno stile impeccabile nella cura e nella presentazione del piatto. Re e Regine di una tavola raffinata e imbandita sono i primi, deliziosi nodi di pasta fatta a regola d’arte e cucinata secondo le regole: qui il palato può divorare il gusto della carbonara fatta come vuole la cucina romana e i bucatini all’amatriciana dove il pomodoro sembra diventare un sogno quando abbraccia il guanciale e il pecorino. Il locale nasce nel 1921 con il nome “Corsetti il Galeone” ed è recentemente rinnovato sotto la guida di Gaia e Mirta e con la collaborazione con l’architetto Enrico Maria Cicchetti: ecco che le stanze scoprono lo stile attuale, con un pavimento in legno, candele, piante e ampi spazi per assaporare la qualità del cibo nel piatto che nel tempo invece non è mai cambiata. Ancora oggi il locale si definisce “Osteria” per mantenere saldo il filo rosso con la tradizione e la storia della cucina di Roma, come vogliono i due fratelli, Leonardo e Anton Giulio, alla guida di una realtà familiare con cento anni di storia. Collabora con loro Brunetti, detto “Er Patata”, l’oste speciale di una cucina che nonostante l’età non traballa mai, anzi, forte e sicura va incontro al futuro con nuove idee e la voglia di ricreare la ricetta perfetta dove aggiungere la giusta dose di curiosità per la novità. È la cura di un gruppo che desidera emergere sul territorio con un’impronta che abbia uno stile unico: nel menu la qualità e la freschezza degli ingredienti assicurano una ricca proposta di piatti deliziosi, pronti a stupire il palato e la vista. Il locale è famoso per le generose porzioni nel piatto, come suggerisce la vera tradizione del posto. La Cantina è curata e rinnovata con attenzione e costanza, per assicurare non solo un elevato stile estetico caro all’occhio, ma soprattutto una carta dei vini versatile e ricca di proposte tra vini bianchi, rossi e bollicine. Una curiosa iniziativa è “Cave”, la sala dedicata a eventi, musica e cocktail speciali: da Corsetti 1921 si trova lo stile e la moda più sofisticata, sempre saggiamente mixate al gusto e alla ricerca dell’eccellenza. Aperto dalle dieci del mattino alle due di notte, è il porto sicuro per chiunque desideri mangiare bene e trovare negli occhi e nel piatto la vera bellezza di Roma, quella che dorme silenziosa e ingenua nella Trastevere che il turista, così come il vero romano, imparano ad amare sfiorandone i dettagli più veri, come i petali di un fiore gustoso e profumato.