La vita è troppo breve per bere vini mediocri diceva Johann Wolfgang von Goethe, e poi si sa che il vino è il nettare degli dèi…ma quando un vino diventa eccezionale? quando ci si siede in poltrona, si degusta, si chiudono gli occhi e si vede l’immenso dice Tachis e lo dice anche Raffaele Fischetti che del vino ne ha fatta la sua professione.
Sommelier professionista dal 2006 conseguito in Trentino Alto Adige, appartenente alla Fondazione Italiana Sommelier e internazionale WSA. Ricopre con orgoglio la carica dal 2015 di socio Fondatore e Presidente del Trentino Alto Adige per la Fondazione Italiana Sommelier, Bibenda, centro per la cultura dell’olio e del vino.
La sua più che una passione è stata una vera folgorazione,inaspettata,davanti ad un calice di vino in un giorno di settembre. Un sorso di nettare che ha aperto un nuovo immaginario ,sensazioni ed emozioni nuove. Per Raffaele una bottiglia è la sintesi di un perfetto equilibrio fra natura, la mano dell’uomo, la tecnologia e la storia vitivinicola. L’essenza della degustazione non è altro che l’espressione di questa conoscenza, creatrice di armonia. E dopo un lungo percorso di apprendistato che continua ancora adesso si è trovato di fronte ad un bivio,ovvero scegliere tra “me la tiro” ovvero il classico so tutto io, la strada “dell’ingessatura”come quelli che prendono per sacro solo vini quotati e non considerano nient’altro, oppure quella del “continuo a cercare”, e lui decisamente appartenere alla terza via.
Ma come si degusta un vino,un olio o una birra? Quali sono i criteri da seguire?Iniziamo col dire che si tratta di una vera e propria analisi sensoriale .La degustazione e l’approccio ad un calice è come una partita a scacchi dalle infinite mosse, dovute a vitigni, terreni, produttori, regioni, nazioni. La conoscenza delle terminologie e i criteri enologici serviranno a rendere il più possibile semplice e chiaro a tutte le persone, cosa stanno assaggiando.
Una bottiglia di vino è un po’ come l’uomo …pieno di cassetti ,i posti nella nostra memoria dove racchiudiamo esperienze vissute, odori, profumi, sensazioni, ricordi di avvenimenti particolari…e il vino racconta una propria storia personale.
” La conoscenza diretta nelle cantine, le persone, la filosofia, le esperienze, la storia di ognuno di loro sono quelle cose che quando ho tempo e possibilità di vivere amo di più….piccoli volumi che arricchiscono la mia libreria” ci dice Raffaele Fischetti che ha trovato nel suo lavoro la possibilità di esprimersi e di dedicare agli altri le sue conoscenze .
Salvador Dalì diceva che i veri intenditori non bevono vino, degustano segreti… prosit!
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Box informazioni:
http://www.bibenda.it/
http://www.vindecru.com/
Che spettacolo….leggo con interesse e trovo la possibilità di individuare una apertura sul problema dell’alcolismo.
Intenditore non BEVE vino ma…. degusta sogni.
Dr.ssa Staccioli responsabile del Centro dipendenza alcol fumo di Rimini