“Non ci si bagna mai due volte nello stesso fiume”, diceva Eraclito. Perché, per quanto costante possa essere la portata del flusso e ben definito il percorso tracciato dal letto, il ricambio dell’acqua è continuo e segue una sola regola: non si torna mai indietro, anzi.
Lo sa bene Stefano Azzini, che un fiume del cuore sicuramente ce l’ha: l’Oglio, il secondo affluente più lungo del Po. Le sponde della provincia mantovana lo hanno visto nascere e “battezzato” come aiuto cuoco, l’amore lo ha condotto lungo le anse della Val Camonica dove, dopo essere stato uno dei soci dal 2010 al 2017, è diventato proprietario del ristorante “La Storia”.
Passione per il proprio mestiere e attenzione alla qualità non mancano nel lavoro di Azzini che, però, esattamente come un fiume, continua a scorrere e a mantenersi coerente senza mai ripetersi. Così, ad un anno dalla rilevazione, ha ristrutturato completamente il locale con l’aiuto dell’arredatrice Patrizia Damiolini, portando un tocco di modernità e freschezza e facendo diventare “La Storia” uno dei ristoranti più richiesti e apprezzati sia dai residenti che dai turisti della cittadina di Darfo Boario Terme.
Spicca un arredamento in contrasto bianco/nero; niente più plafoniere rotonde per lasciare spazio a lampadari dal design moderno;di valore soprattutto i piatti e quindi l’ottima cucina che delizia l’ospite facendolo sentire a casa.
Il nuovo look è stato decisamente apprezzato dagli avventori, come confermano le positivissime recensioni lasciate sul social network “Tripadvisor” dalla riapertura fino ad ora. Inoltre importanti riconoscimenti anche sulla Guida Michelin, e sull’Accademia della cucina Italiana, che portano a valorizzare il territorio e anche al storia del paese che passa da food.Rinsaldando un’idea di cucina che punta su materie prime di altissimo livello e che offre menu ispirati sia alla tradizione territoriale che alle nuove tendenze, la location dall’atmosfera contemporanea ha fatto acquistare molti punti nel gradimento riscontrato sia negli habitué che in coloro che per la prima volta hanno assaggiato le pietanze di chef Azzini e della sua squadra.
Molto apprezzate, inoltre, sono le varianti vegane e gluten-free che, oltre a mostrare un occhio di riguardo per qualunque genere di cliente, ribadiscono la volontà – sancita concretamente nel nuovo look – di voler creare un ristorante sempre più inclusivo e familiare.