Quando la passione ed il talento si uniscono e si fondono in capacità ed abilità che vanno ben oltre gli standard, non possiamo che parlare dello straordinario chef autodidatta Giovanni Cappelli, definito lui ed il suo ristorante, dalla guida Michelin, “una piacevole sorpresa”.
Una sorpresa perché i piatti che Giovanni realizza sono spesso frutto della sua immensa creatività, nati dal bagaglio personale, dall’esperienza, ma soprattutto dalla rievocazione di un ricordo d’infanzia, dove ad un’ immagine e alla sensazione, vanno accostandosi sapori che danno vita a piatti a dir poco unici. A tal proposito Giovanni ci racconta di un suo ricordo personale, quando da piccolo per la prima volta il papà portò a casa una noce di cocco, che lui da solo aprì facendola in mille pezzi. Un’immagine lontana, che anni dopo, ha dato vita ad una sua creazione dolciaria fatta con gelato al cocco avvolto da crumble al cioccolato, tartufo, sale di maldon ed olio extra vergine d’oliva.
Cappelli ha alle spalle un percorso professionale che lo vede cominciare nel settore della ristorazione nel 2001, come cameriere e supervisore. Una posizione che gli ha permesso di avere per anni, un contatto diretto con il cliente e conoscerne le esigenze e le richieste più particolari. Un grande know how, che gli è stato molto utile successivamente da chef. Un filo conduttore tra sala e cucina che gli hanno consentito a priori, di sapere sempre ciò che il cliente volesse. Ma prima di passare alla cucina, Giovanni diventa sommelier e dal suo mentore, Alessandro Scorsone, che lo spinge ad abbandonare la sala, intuendone già le grandi capacità gastronomiche, lo proietta verso quello che è l’abbinamento alla qualità al contenuto e all’essenza.
Ed è proprio su questi presupposti e sul background personale, che Giovanni imposta il suo stile di cucina. Una cucina da lui stesso definita: “Istantanea, espressa e creativa, perché i miei piatti quando nascono non vengono né studiati e né pensati, ma rievocati da immagini del passato”.
Il ristorante di Cappelli, Le Tamerici, si trova a pochi metri da Fontana di Trevi, una location di grande eleganza, con dehors direttamente sul vicolo. Un ristorante che offre una cucina tradizionale nella quale la creatività e la tradizione sono comunque gli elementi principe.
Giovanni al riguardo divide la proposta gastronomica in tre sezioni: quella relativa ai crudi, quella tradizionale e innovativa dove i piatti seguono la stagionalità per portare in tavola sempre prodotti freschi e di elevata qualità, ed infine la sezione dedicata ai piatti creativi, nei quali tutto l’estro dello chef viene fuori.
Inoltre, ad accompagnare la parte gastronomica, non manca di certo un fornitissimo numero di etichette italiane e bollicine straniere.
