Il suo bisnonno, emigrato, vendeva hot dog con un carretto nella New York degli anni Venti e Trenta. Così anche suo nonno. Suo padre Francesco Paolo, invece, tornò a casa, in terra siciliana, e aprì invece la Tavola Calda Europa nel 1974, a Enna. Nello stesso anno è venuto al mondo lui, Rosario Umbriaco, che a distanza di tempo continua l’attività di famiglia: letteralmente, quella di rosticciere; metaforicamente, quella di ristoratore di stomaci e cuori attraverso le prelibatezze sicule da mangiare a morsi, con estrema goduria sia del palato che del portafogli.
Rosario è orgoglioso di essere un figlio d’arte dello street food e, ancora oggi che la rosticceria è stata ribattezzata come Umbriaco Tavola Calda e Bottega, non smette di ringraziare la sua famiglia per il successo che ha raggiunto. «Devo tutto a mia madre e mio padre», ammette, con tanta umiltà.
Umbriaco porta avanti la tradizione di famiglia anche nella metodologia di preparazione, creando gli arancini (la provincia ennese è per la versione al maschile) prestando attenzione ai minimi particolari: raffredda il riso su marmo di granito o marmo di Carrara e taglia personalmente la carne da mettere nel ripieno, seguendo le antiche ricette. Rosario prepara anche pizze, schiacciate, calzoni fritti e al forno, preparando un impasto diverso per ognuno e ricorrendo solo alla lievitazione naturale. Non ha mancato, inoltre di aggiungere un tocco innovativo all’offerta, inventando l’arancino a due strati di riso (nome e tecnica brevettati) e lasciando estasiati gli avventori del suo locale, che a lui piace intrattenere raccontando la passione per la sua terra, le materie prime e il suo lavoro.
La dedizione di Umbriaco per questo lavoro ha portato i suoi frutti. Tanti sono stati i premi di settore a lui riservati,soprattutto per una sua creazione particolare, un arancino (doppio strato, naturalmente) con ricotta fresca e Piacentinu Ennese DOP: un tripudio di sapori locali che esaltano il “made in Sicily” ma soprattutto il suo comune, che ha voluto rendergli onore con la nomina di “Ambasciatore della gastronomia ennese nel mondo”.
Non solo. Rosario è stato inserito tra i 10 migliori Street Chef a livello nazionale nel concorso “Oscar al miglior Cibo di Strada italiano”, che comprendeva oltre 44.000 attività commerciali in tutto lo Stivale, ed è stato il primo in Sicilia a ricevere l’attestato di qualità di Tesori d’Italia. Anche Slow Food ha voluto premiarlo con un riconoscimento per il suo impegno nel mantenimento e nella diffusione della tradizione siciliana, e sono ormai due anni che è stato nominato Ambasciatore del Gusto, e partecipa ad eventi in tutta Italia al fianco di chef stellati.
Ma, nonostante tutto questo, non riuscirete a far uscire dalla bocca di Umbriaco una sola frase di autocompiacimento. «Dicono che ho superato perfino mio padre, ma non è assolutamente vero. Sono stato solo fortunato a lavorare in un’epoca in cui internet, i social, i media, aiutano ad aumentare la popolarità. Mezzi che chi c’era prima di me non ha potuto sfruttare nel modo giusto».
Cosa c’è nel futuro di Rosario Umbriaco? «Far conoscere ad ancora più persone la bellezza e, soprattutto, le eccellenze gastronomiche del mio territorio, attraverso i prodotti del mio locale».