A guardare le pietanze preparate dallo chef Simone Muscella sul suo canale Istagram (@simone_muscella-_chef) si resta un attimo spiazzati. Più che di fronte a dei piatti pronti per essere assaporati, sembra di trovarsi davanti a dei quadri, a delle piccole opere d’arte colorate e allegre che quasi dispiace “rompere” per mangiarle. Ogni composizione è costruita con estrema attenzione ai dettagli e in cui ogni particolare ha un ruolo ben preciso: i colori, sia del cibo che della stoviglia scelta; la forma di ogni pezzo e del risultato ricercato; l’accostamento delle decorazioni.
Perché Muscella non rinuncia ad esaltare la dimensione estetica di ogni piatto che prepara, sa che il piacere del godimento inizia dal senso della vista, dalla bellezza che ci colpisce a primo impatto, e così non si limita a studiare l’accostamento dei sapori, ma costruisce delle piccole visioni caleidoscopiche che rendono speciale ogni sua pietanza.
Con il suo #ColorFood, Muscella rende “mangiabile” il concetto di sinestesia, in base al quale diverse sfere sensoriali si mischiano per concorrere al massimo piacere dell’esperienza che si sta vivendo.
Il passo successivo è l’esplosione di gusto data dagli audaci abbinamenti di uno chef così ricercato e innovativo. L’attenzione al lato estetico, infatti, non penalizza assolutamente l’aspetto principale quando parliamo di cucina e cibo: il sapore. Chef Muscella pretende sempre la più alta qualità nelle sue materie prime e sperimenta combinazioni sempre nuove per stupire i suoi clienti che, estasiati, ricambiano con generose recensioni. Nonostante sia una delle “firme” più prestigiose della cucina della sua regione d’origine, le Marche, non rinuncia a proseguire la sua ricerca attraverso stimoli sempre differenti, perché l’ispirazione artistica senza conoscenza può esistere, non arriva dal nulla. Il tutto viene poi rielaborato in nuove creazioni per il ristorante che lo ha definitivamente consacrato, l’Antico Caffè Soriano di San Benedetto del Tronto (AP).
È un esperto di erbe spontanee e aromatiche e completa il suo profilo professionale quale formatore di giovani chef nei più prestigiosi corsi e nelle migliori accademie, dove non manca di trasmettere, oltre alle sue esperienze di chef, anche l’importanza della nuova comunicazione legata al mondo del food, soprattutto attraverso un utilizzo intelligente e aperto dei social network: per Muscella il #foodsharing non è un gioco, ma un aspetto principale del nuovo modo di essere chef.
Ecco perché Simone Muscella non potete chiamarlo “solo” cuoco gourmet. Chiamatelo art chef.