Simone Pellicciari, classe 1980, nasce a Fabriano, in provincia di Ancona. Formatosi nella seconda metà degli anni ’90 presso la Scuola Regionale Alberghiera di Senigallia, ha subito iniziato a lavorare orbitando nel settore della ristorazione. Seguendo inizialmente il sentiero tracciato dalla famiglia, diventa prima aiuto e poi pasticciere effettivo, senza disdegnare la gavetta di cameriere in Riviera durante i mesi estivi. I sacrifici e la passione lo fanno poi approdare in cucina, la sua vera vocazione.
«Fin da quando avevo circa 12 anni – ci racconta Pellicciari – cercavo di seguire il più spesso possibile mio padre a lavoro. Aveva e ha tuttora una pasticceria. Mi alzavo insieme a lui, alle prime luci dell’alba, tanta era la mia curiosità, per vedere cosa succedeva nei laboratori, e non mi pesava. Da qui ho scelto la mia scuola superiore, ed è nata anche la mia passione per la cucina in tutte le sue sfaccettature, non solo nel ramo pasticceria».
Nel corso degli anni Pelliccari affina le proprie conoscenze e tecniche culinarie, sia lavorando in altre regioni d’Italia che continuando la sua formazione con diversi corsi di aggiornamento, come quello tenuto dal tecnologo Giuliano Pediconi sull’arte bianca (pane e focaccia), oppure sulla stirata romana, il bilanciamento ricette e la panificazione con farine alternative.
La sua continua voglia di imparare lo fa passare da allievo a mastro e, dopo diversi stage tenuti tra i banchi in importanti realtà (come il Ristorante Uliassi di Senigallia), tra il 2013 ed il 2015 sale in cattedra, e diventa docente di pratica sul cioccolato, assieme al sommelier Otello Renzi presso l’Agorà Società Cooperativa di Senigallia, e di presentazione di piatti – sempre con protagonista il cioccolato abbinato ai vini – in collaborazione con il dottor Claudio Modesti, presso la Fiera del Cioccolato di Matelica (MC). Contemporaneamente, continua le sue esperienze in cucina. Degnissimi di nota sono i periodi trascorsi presso l’Hotel Le Grotte a Pontebovesecco di Genga in qualità di cuoco, oppure a Villa Honorata di Serra de’ Conti come pasticcere e all’Hotel Seeport di Ancona con Umberto Bentivoglio come secondo chef.
«Sono stato fortunato ad incontrare e conoscere grandi maestri, come Mauro Uliassi, Giuliano Pediconi , Andrea Galavotti, Cristian Avenanti, Otello Renzi, Umberto Bentivoglio, Stefania Colli. Spero di non dimenticare nessuno, perché davvero ho conosciuto personalità straordinarie e questi incontri hanno segnato la mia vita. Mi hanno trasmesso non solo tantissime nozioni e passioni che porto ogni giorno in cucina con me, come la passione per l’arte bianca o con abbinare bene un vino a un cibo. Ma anche il valore e il rispetto della squadra, la precisione e il rigore sul lavoro».
Oggi, Pellicciari può vantare di essere un apprezzato membro dello “Chef Awards” e della “Federazione Cuochi Italia” e, assieme al proprio team – affiatato e preparato – offre ai propri clienti servizi di catering per meeting, congressi, matrimoni e altri eventi, ed è molto apprezzato: «Amo il mio lavoro e mi dicono che si vede, e di questo sono contento. Cerco di trasmettere la mia passione in ogni cosa che faccio».
Nei progetti futuri di Pellicciari? «Il mio sogno è quello di creare un bistrot con un tipo di cucina tanto tradizionale quanto innovativa, con una piccola pasticceria annessa e una selezione di vini sia del territorio che di altre regioni, dove potermi trovare in prima persona a contatto diretto con le persone che mi verranno a trovare. La cucina è passione da condividere e il luogo che scegliamo dove investire il nostro amore per quest’arte deve rispecchiare il valore che noi le attribuiamo».