Una fragola a merenda

C’era un orto in fondo al giardino, un lembo di un piccolo universo fatto per bambini. La fragola, questo frutto meraviglioso che richiama la bellezza dell’estate con il sole, il caldo e quella voglia di golosità che ci apre le porte ad un momento di relax, forse il più amato da tutti. Uno dei frutti più amati al mondo, prezioso nella sua qualità in quanto contiene un 90% di acqua e una quantità di vitamina C pari a quella dell’arancia, sono ideali per qualunque tipo di ricetta, quando sono mature rivelano una combinazione di tanti gusti, fruttati, caramellati e speziati. Fra le mie preferite ci sono le fragoline di bosco, che presentano note aromatiche che vanno dal caldo e speziato ad un sapore dell’uva selvatica.

Amata tantissimo in pasticceria la fragola, si esalta con lo zucchero, la panna, lo yogurt ma ancor di più diventa la regina con impasti burrosi. Mi viene in mente il pies di fragole, una crostata con una sorta di brisée ricca, con il suo contenuto di burro decisamente superiore agli altri dolci, è una vera delizia che arricchita dalla fragola diventa irresistibile. Molto più semplice ma non meno buona di gusto la marmellata di fragole è immancabile in ogni cucina, fra le mie preferite quella con miele e fiori di arancio. Oggi come nel ‘600 la fragola che aveva incantato Shakespeare per la sua golosità che definì “Cibo da fate” è sicuramente un frutto conosciuto soprattutto per la sua facilità di utilizzo nella gastronomia e pasticceria. Con il suo meraviglioso color rosso vermiglio e la sua polpa succosa, concede ai palati un sapore agrodolce e diventa perfetta per le torte da frutta e per preparare ottime gelatine.

La varietà “Sharlotte” è carnosa, molto dolce con un richiamo di selvatico e si trova in commercio tra settembre e ottobre. È un frutto dalle tantissime proprietà idratanti per il nostro organismo ma senza lasciare eccessi di calorie, un concentrato di proprietà poiché è diuretico, tonico, rinfrescante, sono quei frutti di composti bio-attivi essenziali per il nostro organismo anche per le loro proprietà anti-ossidanti. La fragola di Tortona è una specie pregiata ed eccellente con una forte profumazione, non molto grande nelle sue dimensioni ma con un profumo intensissimo accompagnato da un sapore delicato, è un’eccellenza di questo territorio e viene usata molto in cucina per valorizzare piatti a base di carne e lavorandole si ottengono deliziosi sciroppi, gelatine e marmellate da accompagnare a secondi piatti per valorizzarne il loro sapore.

La fragola è quel frutto che accompagna metà pomeriggio, quando le giornate sono lunghe, il caldo si fa sentire, e i bambini hanno voglia di qualcosa di dolce, è quella leccornia che ci si può concedere in grandi quantità con cui ci si diverte a vedere l’altro con il viso sporco, un frutto rosso che non ha bisogno di aggiunta ne di zucchero ne di miele, una merenda basica raccolta nell’orto e mangiata nella sua semplicità e questa si può definire educazione alimentare. Ottima accompagnata con lo yogurt la fragola rende questo alimento speciale. Se non siete nati in Scozia forse fate fatica a conoscere il Cranachan, un dolce tipico servito in un barattolino composto da tre strati, alla base una marmellata di fragole sovrapposta da panna montata per poi chiudere con uno strato di fiocchi d’avena tostati e lamponi, per un rispettoso equilibrio di questo dolce e per la sua storicità deve essere accompagnato nell’assaggio rigorosamente da whisky.

Per tornare all’infanzia ripenso al baracchino dei gelati, che richiamava tutti i bambini nel periodo estivo, per gustare la meraviglia di un connubio tra latte e frutta che è sempre stato un richiamo fortissimo dei lunghi pomeriggi assolati per un’estasi di dolcezza e di freschezza, l’unico posto nel quale i bambini possono comprare un dolce senza austeri rimproveri e per me fragola e limone era in assoluto il gelato preferito, dolcezze sotto forma di ghiaccioli o coni consentiti tutti i giorni che diventavano attimi di quotidianità attesi nell’intera giornata. Ricordo i ghiaccioli artigianali di yogurt e fragole fatti con panna fresca che assumeva il colore rosato dato dalla fragola, belli da vedere buonissimi da mangiare, un’irrinunciabile eredità di una fanciullezza che lascia sul viso un senso di felicità. Quando le merende ci sembravano buonissime e staccavamo i pezzi di ghiaccioli senza soffrire il mal di denti, tutto era così normale come oggi mi capita di mangiare una fragola, chiudere gli occhi e tornare indietro nel tempo.

Oggi la fragola la gusto anche nel francolino, un liquore che nasce in veneto all’inizio del ‘900 e che poi tutta l’Italia ha adottato come ricetta. Ideale da affiancare ai dessert e molto amato dal palato delle donne. Riprendo il mio viaggio, onorata di questo mio lavoro, nell’orgoglio di un mestiere che mi permette di chiudere in dolcezza i ricordi di quando ero bambina, gli amici, i pomeriggi caldi, la bella compagnia e le fragole.

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