La mancanza totale di piogge nel periodo estivo in corso sta rendendo quest’anno solare uno dei più caldi e secchi degli ultimi decenni.
Le stime di Assoenologi, rese pubbliche qualche giorno fa, confermano che la perdita in quantità per quanto riguarda la produzione di vino si aggirerà attorno al 24%, rimanendo fissa così attorno ai 41,1 milioni di ettolitri contro i 54,1 milioni di ettolitri di vino e mosto del 2016.
“A memoria d’uomo” si legge nel comunicato “non si ricorda una stagione come quella in corso dove gli eventi climatici si sono accaniti con un’inusuale ed eccezionale portata”; meno quantità ma, si spera, più qualità.
Un lungo periodo di siccità ha messo a dura prova i vigneti del Centro-Sud Italia le quali hanno dovuto subire anche una straordinaria ondata di caldo; ondata che ha coinvolto anche il Nord, salvo fortunatamente qualche regione. Iniziata sin da maggio ha raggiunto il suo apice nei mesi di luglio ed agosto, tanto che la colonnina del termometro ha fatto spesso registrare valori al di sopra dei 40°.
Come se non bastasse ad Aprile un’ondata di gelo ha attraversato la Francia, la Spagna e tutto il nostro Paese, “bruciando” molti germogli ormai già ben sviluppati, e quindi, purtroppo, non più in grado di fruttificare.
A breve Assoenologi comunicherà una nuova stima dettagliata sulla produzione quali-quantitativa della campagna in corso riferita alle singole Regioni italiane; al momento, di seguito, i dati regione per regione.