Vino e arte, connubio in omaggio alla civiltà etrusca: tutto questo è “La Regola”.

In un piccolo comune in provincia di Pisa, in quella che un tempo fu terra etrusca, dove ancora oggi possiamo ammirare resti di necropoli di questa splendida civiltà ,fiorente e raffinata che iniziò ad affermarsi agli inizi del IX secolo sorge la cantina ecosostenibile dei fratelli Nuti. Gli antichi etruschi facevano del vino un commercio ricco, testimoniato da un vasto patrimonio di anfore vinarie. La famiglia Nuti ,proprietaria del terreno dai primi anni del ‘900,inizialmente produceva olio e vino esclusivamente ad uso casalingo. Con il passare degli anni ,la laurea di Luca in agraria ,l’ entrata in amministrazione di Flavio, la passione e la costanza nel visionare con cura tutte le varie fasi, la produzione si è consequenzialmente incrementata. Venti ettari di vigneto ,che con l’ aiuto di nuovi impianti diventeranno venticinque ,il podere gode inoltre di un clima più che favorevole ,considerata la vicinanza del mare e l’ aria mite collinare. La produzione è sicuramente varia: vini rossi ,bianchi, un rosato ,la scommessa più che riuscita di uno spumante brut e due tipi di grappa, una giovane ed una invecchiata di cinque anni e naturalmente olio extra vergine di oliva. La struttura è perfettamente inserita nel contesto paesaggistico, progettata dall’Architetto Sergio Scienza. Interni accoglienti, colori delicati spazi predisposti per la degustazione, la vendita ed una grande sala convegni. Per celebrare poi la civiltà etrusca, patrimonio storico del territorio, i fratelli Nuti hanno voluto fortemente l’amico ed artista di fama internazionale Stefano Tonelli per affrescare ,in un’ opera unica nel suo genere ,la parete della Barricaia. I preziosi riconoscimenti per le produzioni confermano poi la realizzazione del progetto dell’ azienda che, valorizzando la produzione del territorio è riuscita a divenire un rilevante centro di incontro stimolante culturale, sociale ed artistico.

 

 

Gli Etruschi facevano del vino un commercio fiorente, con avventurose spedizioni verso il Nord Europa; altrettanto i Romani che, nel periodo del loro dominio sulla città, lo inviavano a Roma attraverso il porto fluviale di Palianum dove, in epoca recente, sono state ritrovate numerose anfore vinarie.

 

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