We food Eat Love Drink Mangiare in compagnia

Nel centro della capitale una nuove concezione del cibo, una nuova filosofia che passa dalla mente e arriva alla bocca.

We food, vuole dire letteralmente noi e il cibo, We food Eat Love Drink, vuol dire, noi cibo, mangiare amore e bere. We food vuol dire oggi a Roma un nuovo modo di fare imprenditoria, una nuova filosofia del cibo, una nuova sfida. Questo termine porta la firma di Alessandro Maggiore un giovane italo irlandese, un ragazzo unico perché intrepido, umilmente grande, e grandiosamente autentico, semplicemente vero. Ha di recente inaugurato il nuovo concept restaurant We Food – Eat Love Drink, vicino a piazza Bologna a Roma; un open space dove tutto è gradevolmente bello, dove tutto è armonia di colori, profumi e sensazioni. Uno spazio dove protagonista è il cibo e dove è facile leggere la filosofia del locale, minimalista, essenziale, calorosa e avvolgente; l’architetto Mauro Schiavon insieme con Fabio Ciarrocchi ed Emanuela Caponera come fashion designer ha tradotto la mission di Alessandro ovvero ritrovarsi in un ambiente di 150 coperti per dialogare con l’elemento principe della nostra esistenza ovvero il buon gusto e l’ottimo cibo. La materia prima si esalta con mix di sapori anglosassoni, americani, passando per la tradizione italiana: a tutte le ore del giorno dalla mattina alle 11 sino a tarda notte si possono assaggiare hamburger e cheeseburger, pesce affumicato, Salmone di Norvegia, insalate, patatine con buccia e molto altro come quiche e pop corn, perfetti per uno spuntino, per accompagnare altri piatti e per essere gustati durante l’aperitivo e non solo. We food esalta le abitudini di un pubblico variegato, dai giovani ai professionisti, dai turisti alle famiglie chiunque voglia divertirsi con la compagnia del cibo; Il tutto in un ambiente coinvolgente infatti il locale è composto da tre vetrine e oltre 600 mq accolgono un bancone da ben 13 metri e un altro da sette dove ritirare il cibo (un dispositivo al tavolo indica quando l’ordine è pronto). E ancora una bakery a vista, un’area relax caratterizzata da parquet e uno shop in stile londinese – aperto anche durante la chiusura pomeridiana del ristorante – dove acquistare sandwich, pane, salse, insalate e dolci, preparati quotidianamente con ingredienti freschi e naturali. Il menù del ristorante, ricco di classici, rivisitazioni e novità, prevede una fusione armonica di tradizione anglosassone, americana, italiana, che si traduce, ad esempio, in numerose tipologie di burger serviti con pane rigorosamente homemade, sapientemente farcito dallo chef con prodotti genuini e salutari per deliziare il palato di tutti. Concepito come modern homemade restaurant We food riflette la personalità del suo proprietario, lo spirito giovane, la voglia di fare, l’anima irlandese da parte di madre, l’imprenditoria del papà Carlo, i ricordi di nonna Maria, che scriveva libri di ricette e lo viziava con I suoi piatti,; ne deriva un universo di parole tradotte in cibo, un paroliere di persone che dalle pareti poi prendono vita e discutono con e di cibo, un paradiso terreste, un eden di gusto. Come sosteneva il gastronomo francese Anthelme Brillat-Savarin: “La scoperta di un piatto nuovo è più preziosa per il genere umano che la scoperta di una nuova stella”.