Alessandro Cellai, un enologo per passione.

Spesso le azioni che si fanno da piccoli, inconsapevolmente dettati dall’istinto e dal puro piacere di fare quella cosa, sono spesso dei flebili segnali di quello che un giorno sarà la nostra passione, la nostra attitudine. Un qualcosa che è capitato ad Alessandro Cellai, oggi rinomato enologo che all’età di 5 anni con lo zio sacerdote andava in vigna, dove ha appreso tutti i processi di coltivazione e cura della vite. Passaggi che ha poi nel tempo fatto più suoi, anche attraverso gli studi intrapresi presso l’Università di Pisa dove ha studiato chimica. Qui un giorno, durante un seminario incontra Giacomo Tachis, al quale rivolge un’infinità di domande, carpendo l’attenzione dello stesso che lo invita a casa sua per una chiacchierata davanti ad un buon vino, da degustare insieme. Da quell’incontro nacque una bella amicizia fatta di rispetto stima reciproca, e grande affetto. Tachis è stato un vero maestro per Cellai che per anni lo ha formato e indirizzato, come farebbe un buon padre con il proprio figlio. Tanto è stato forte il legame con il maestro che dal 2015 segue in consulenza l’azienda Podere La Villa, oggi condotta magistralmente dalla figlia di Giacomo: Ilaria Tachis insieme al marito Raffaele. Ed è proprio in questa azienda che Alessandro Cellai massimizza i fondamenti di Tachis, il più grande enologo italiano di tutti i tempi, che sosteneva che un grande vino dovesse essere espressione del territorio, del vitigno e dell’anima di chi lo produce. E in azienda viene prodotto un grande Chianti Classico (Il Pargolo), e uno straordinario Merlot che porta proprio il nome di Giacomo.
Cellai muove i suoi primi passi, ancora studente, nell’azienda di Italo Zingarelli, Rocca delle Macie a Castellina in Chianti, mentre poi a metà degli anni ’90, passa a guidare Castellare di Castellina in Chianti, l’azienda dell’editore Paolo Panerai, dove rimane come enologo e direttore generale per oltre 25 anni. Un’azienda che nel tempo è cresciuta e si è sviluppata, tanto da diventare un riferimento per la denominazione del Chianti Classico.
Oggi Castellare, insieme a Rocca di Frassinello in Maremma (500 ettari di proprietà con 85 ettari a vigneto e la cantina disegnata da Renzo Piano) e Feudi del Pisciotto in Sicilia (200 ettari di proprietà con 50 ettari di vigneto e un meraviglioso Wine Resort), formano il gruppo DCC con 1,3 milioni di bottiglie distribuite in 70 paesi nel mondo. Tutti i vini del gruppo sono apprezzati e valutati ai massimi livelli dalla critica italiana ed internazionale, ma certamente i Sodi di San Niccolò ( Sangiovese e Malvasia Nera) di Castellare e il Baffonero (100% Merlot) di Rocca di Frassinello sono quelli più titolati.
Nel 2020 Cellai, pur rimanendo consulente del gruppo DCC, decide di accettare la sfida di Vallepicciola, meravigliosa azienda situata sulla collina di Pievasciata di proprietà della famiglia Bolfo, e dove esiste una bellissima cantina di 7.000 mq, perfettamente integrata nella collina e dotata della più moderna tecnologia. Tante le novità enologiche apportate da Cellai. In primo luogo il Pinot Nero che viene declinato in 4 differenti etichette, dalla bollicina metodo classico (Perlinetto), fino alla grande espressione vinificata in rosso (Boscobruno), passando per un rosato fermo ed un rosso base inseriti nella linea Pievasciata. Certamente la novità più importante è la linea Grandi Crù, 3 importanti vini che fin dalla prima annata si sono fatti apprezzare dalla critica e dal mercato. Un Sangiovese straordinario e uno Chardonnay di grande livello che portano entrambi il nome dell’azienda. Per chiudere, infine, il Migliorè, che è taglio bordolese (cabernet Sauvignon, cabernet Franc e Merlot) di grande struttura e profondità, senza mai perdere eleganza ed equilibrio.
Vallepicciola non è solo vino, della proprietà fanno, infatti, parte due bellissime strutture alberghiere: Le Fontanelle (5 stelle) e The club House (5 stelle L). Due location dove vivere un’esperienza straordinaria, immersi nel territorio del Chianti più autentico.
Alessandro Cellai possiede fin dal 1999 anche una sua azienda personale, Podere Monastero a Castellina in Chianti, dove produce due importanti vini in tiratura limitata. La Pineta, 100% Pinot Nero (una delle primissime espressioni di questo vitigno in Toscana) e Campanaio (50% Cabernet Sauvignon, 50% Merlot), entrambi pluripremiati dalla critica e apprezzati dal mercato nazionale ed internazionale con una distribuzione su 30 paesi, nonostante le modeste quantità prodotte.

Infine Cellai nel 2018, ha assunto la consulenza di Panizzi, di proprietà di Simone Niccolai (imprenditore di successo della Valdelsa) amico di Alessandro e che insieme condividono da sempre l’ideale della grande qualita’ in bottiglia. Panizzi e’ una delle aziende storiche della Vernaccia di San Gimignano dove si producono non soltanto 3 livelli straordinari di Vernaccia, ma anche uno straordinario Pinot Nero, un fantastico Merlot e un ottimo Chianti Colli Senesi.

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