Cucina gourmet, un contenitore emozionale tra magia e sperimentazione

Cucina e cucina gourmet. Due approcci distanti, due concept che si prefiggono lo stesso scopo: dare gioia al palato. Filosofie diverse dove la componente di sperimentazione ed estetica, fa la differenza. Questo non vuol dire esaltare una cucina a svantaggio di un’altra, significa solo avere la prospettiva di due mete che offrono esperienze diverse: è solamente tutto legato al tipo di esperienza che si vuole intraprendere, al viaggio emozionale che si vuole affrontare. La parola gourmet che negli ultimi anni pare sia piuttosto in voga, deriva dall’antico francese gromet che letteralmente significa garzone o ragazzo. Questo termine poi, un tempo si incrociò con un altro termine e per queste ragioni intorno al XVIII secolo in Francia la parola “gourmet”, che letteralmente vuol dire goloso, comincia ad avere un significato piuttosto positivo. Nello specifico si cominciò a fare riferimento ad una persona con il palato piuttosto fine. Più nello specifico con il termine gourmet si incominciò ad identificare dapprima l’addetto alla degustazione dei vini e poi si identificò il buongustaio, ovvero colui che si intende della buona cucina. Con il passare del tempo e soprattutto grazie alla formazione della gastronomia come arte culinaria, questa parola cominciò a subire un nuovo cambiamento e soprattutto ad assumere un nuovo significato: venne utilizzato infatti per determinare l’eccellenza di un prodotto. Al giorno d’oggi quindi, grazie all’incremento del settore della gastronomia (visto sempre più come vera e propria arte culinaria), questa parola ha quindi subito un ulteriore cambiamento di significato, venendo utilizzata in diversi campi per determinare l’eccellenza di un prodotto. Ad oggi, esso è utilizzato spessissimo in rapporto all’arte culinaria e alla haute cuisine, così come ad un esperto del mestiere e dunque ad una persona che si occupa non solo della preparazione, ma anche della presentazione dei cibi. Ma oggi con il termine gourmet si può anche intendere una persona dal gusto particolarmente raffinato oppure indicare la classe ed il livello di un ristorante, di un pasto, di un ingrediente o addirittura di un tipo di cucina. Letteralmente la cucina Gourmet significa “cucina per I Buongustai” e dunque “intenditori sia del gusto che del benessere” in generale. La Storia del termine l’abbiamo dunque in parte già spiegata. Ciò che non abbiamo detto, è che il Gourmet e stato in realtà un movimento alimentare sorto negli Stati Uniti intorno al 1980. Questo movimento pare fu particolarmente voluto e desiderato dalla classe sociale medio alta. Assunse poi un nuovo significato ed una nuova evoluzione intorno agli anni 2000 quando i consumatori appartenenti a questa classe del ceto medio alto, iniziarono a dare importanza a vari aspetti salutistici dell’alimentazione quotidiana. Si può quindi affermare che la cucina Gourmet in America cominciò a prendere piede in opposizione alla cucina del fast food, tant’è che il termine è usato per la descrizione del cibo consumato dalle classi sociali più alte che hanno avversione nei confronti del cibo del “popolo “. Nel nostro Paese, dove abbiamo assistito ad una graduale diffusione dei fast food, il termine gourmet viene utilizzato per identificare alcune eccellenze alimentari e colei che incarna maggiormente questo concetto, è la cucina mediterranea che viene considerata genuina e capace di soddisfare ogni tipo di

palato. Sappiamo benissimo che la cucina mediterranea fa bene alla salute e che nello specifico va a ridurre le malattie cardiovascolari, ma Il fatto che la dieta mediterranea sia considerata una cucina Gourmet dipende dal fatto che per poter essere definita tale, l’alimentazione deve prevedere degli ingredienti selezionati. Tuttavia, per molte persone il termine “cucina Gourmet” ha un significato più semplice: una cucina che abbia dei gusti d’elite. Va detto proprio a tal riguardo che anche un semplice risotto con dei gamberi di allevamento è considerato gourmet- per molti. Tuttavia, questo risulta essere sbagliato. Perché? Un piatto per poter essere definito gourmet deve prevedere degli ingredienti selezionati, ma non soltanto uno bensì dal primo all’ultimo. La presentazione poi delle varie componenti che costituiscono il piatto, va a completare quello che è il viaggio esperienziale che si è deciso di intraprendere. Scegliete la vostra meta, dunque, preparate il vostro bagaglio-contenitore emozionale e lasciatevi trasportare dai colori e dalla magia della sperimentazione eno-culinaria che sapienti mani, ed alta creatività, riescono a donare in maniera unica, impreziosendo gli occhi ed il palato di emozioni che si trasformano presto in raffinati ricordi di piacere individuale.

Related Posts

di
Previous Post Next Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

0 shares