I Custodi delle vigne dell’Etna: il sapore della tradizione

Preservare il territorio, mantenere le tradizioni e rispettare la persona: sono questi i principi per i quali si sceglie di custodire qualcosa di prezioso. E proprio da questi valori, e dall’amore per una terra meravigliosa e ricca di storia come quella siciliana, che nascono i vini de “I Custodi delle vigne dell’Etna”.

Sono più di 3000 anni, infatti, che questo incredibile territorio viene caratterizzato dal lavoro dell’uomo sulle vigne, come testimoniano antiche leggende, resoconti di viaggiatori e naturalisti, opere d’arte, poemi e racconti: il particolare microclima, la fertilità del suolo vulcanico e la sua mineralità offrono alle viti un ambiente ideale. Ma senza la cura del lavoro dei sapienti vignaioli Etnei questa ricchezza andrebbe sprecata. Come stava avvenendo. Solo negli ultimi venti anni, infatti, è stato recuperato questo importante patrimonio culturale: grazie all’impegno di Salvo Foti e di un gruppo di pochi altri illuminati, è stato possibile far rinascere una tradizione millenaria che rischiava di sparire.

La scelta della riscoperta delle antiche tradizioni parte dall’utilizzo di torchi a leva (usati fino a pochi anni fa, con le stesse caratteristiche descritte da Catone nel 160 a. C.); la coltivazione ad alberello è rimasta immutato per trenta secoli, e dappertutto si utilizza ancora il sesto d’impianto a quinconce – ogni vite ha uguale distanza da quelle che la circondano – tanto caro a greci e romani.

Le viti, sorrette dal loro palo in castagno, sono coltivate in modo naturale, organico, senza prodotti chimici di sintesi, nel rispetto della natura e del paesaggio che viene continuamente plasmato dagli stessi vitigni: le terrazze in pietra lavica nera, infatti, permettono alla vite di arrampicarsi in luoghi sempre più impervi. È questa continua lotta per la sopravvivenza, che rende queste vigne così ricche di sapore.

Sempre in grande equilibrio con la giusta acidità, mai dolce e concentrato, i vitigni coltivati sono vari: Carricante, Minnella, Grecanico, Malvasia, Visparola per i vini bianchi; Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio, Alicante per i rossi.

Ogni bottiglia racchiude un sapore particolare ed avvolgente che testimonia l’essenza del vero vino etneo, e non semplicemente prodotto sull’Etna: Maurizio Pagano e Salvo Foti, nel far rinascere l’antica associazione dei Vigneri fondata nel 1435, hanno scelto di ripartire dagli uomini autoctoni della Muntagna, conservando e preservando per le future generazioni le antiche conoscenze viticole che rischiavano di scomparire. Il consorzio comprende cinque produttori differenti, ognuno dei quali mantiene la propria identità ma condivide la filosofia vitivinicola della tutela dell’ambiente e del rispetto per il lavoro dell’uomo.

Ogni bottiglia, ogni sorso, è un avvolgente abbraccio che rimanda a sapori antichi ricchi di storia, al rispetto per le tradizioni ed alla consapevolezza che ogni gesto fatto con amore contribuisce a regalare un’emozione unica.

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