La Chimera d’Albegna la storia della famiglia Becherini

Con la denominazione Chimera d’Albegna, viene presentata la pregiata produzione vinicola, della famiglia Becherini, la quale proveniente da Firenze, decide nel 1999 di trasferirsi in Maremma per dare inizio alla loro impresa. Alla direzione troviamo oggi, Iacopo Becherini, che insieme alla mamma, gestisce e coordina la produzione di vini DOC Maremma Toscana e Super Tuscan.

Una produzione, che la famiglia Becherini ha voluto improntare sulle vecchie tradizioni vinicole, da strutturarsi in una gestione aziendale moderna, in grado di saper produrre vini tradizionali e internazionali. Una scelta equilibrata, che prende vita nei 30 ettari, che si distendono nella provincia di Grosseto, precisamente a Manciano, dove le vigne impiantate sono state divise tra: Sangiovese, Canaiolo, Cilegiolo da una parte; e Carbernet, Merlot e Syrah dall’altra. Una variegata scelta che, dal 2010 fa entrare la produzione della famiglia, sul mercato, ottenendo nel proseguo degli anni lustro e prestigio. Indiscutibili qualità che permettono alla Chimera d’Albegna di fregiare i suoi vini con l’appellativo Maremma Toscana DOC o IGT Maremma Toscana. Un importante titolo e merito dato dal contributo di alcuni essenziali e determinanti fattori, in grado di elevare, già da soli, la reputazione del marchio: la posizione geografica, la quale per la tipologia di clima tendenzialmente caldo, consente una straordinaria maturazione delle vigne; la vicinanza del mare, garanzia di una buona struttura dei vini, che grazie all’elemento dato dalla salinità dona una gradevole freschezza nella degustazione; la scelta aziendale, basata sul trattare la tradizione con una mentalità d’impresa moderna, capace di sfruttare le più innovative tecniche produttive, riuscendo ad impattare positivamente sull’ambiente e sulle risorse a disposizione. Una scelta di ampio respiro, che fa della famiglia Becherini un’attenta azienda, produttrice di qualità e valore. E tutto questo impegno profuso, gli ha permesso negli anni, di farsi apprezzare, con il suo marchio tanto in Italia quanto all’estero. Un marchio, che nella sua stilizzazione, si presenta con le fattezze del mostro mitologico, Chimera Etrusca, con il corpo e la testa di leone, la coda a forma di serpente che morde una testa di capra che spunta nel mezzo della schiena. Una scelta grafica di grande impatto, che vuole trasmettere ai vini della produzione, la stessa forza dell’animale mitologico che si narra, abbia sconfitto con audacia le forze negative e distruttive dei suoi nemici. Una forza firmata Maremma che Iacopo Becherini ha voluto portare e presentare anche al Vinitaly, il salone internazionale dei vini e dei distillati, aprendosi così un nuovo spazio di mercato, nel quale far degustare i suoi vini d’eccellenza.

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