Lady Bianchello continua a stupire: vino ed enoturismo, il binomio del rilancio

“Avere sempre davanti un sogno è ciò che mi fa alzare la mattina”: incisiva, schietta e diretta. Ecco, in breve, Carla Fiorini, meglio nota come “Lady Bianchello”, la titolare dell’Azienda Agraria Fiorini, situata nel cuore della provincia di Pesaro-Urbino.

Laureata ad Udine, la Fiorini è oggi alla guida di un’azienda giunta alla terza generazione, sorta nel 1900, e ormai consolidata come una realtà ad ampio respiro: 100 ettari di terra, di cui 45 di vigneti, situati a metà strada tra il Mar Adriatico e gli Appennini, nella zona della Valle del Metauro.

“Le Marche sono una regione ancora poco conosciuta – ci spiega Carla – soprattutto all’estero; siamo in grado di esercitare un appeal importante dal punto di vista del turismo, per la bellezza dei nostri panorami e per i prezzi dei prodotti, anche per quanto riguarda i vini.”

80% di vitigni autoctoni e 20% di internazionali: tutti in biologico dal 2016. “Una scelta fatta a priori, perché il nostro clima non chiede forzature estreme, essendo abbastanza secco e poco piovoso”, afferma Lady Bianchello. Già, il Bianchello del Metauro: questo il marchio di fabbrica della “Fiorini Wines”. Un vitigno autoctono dai profumi di rosa, tiglio, agrumi, mimosa, da cui ottenere un vino, il Tenuta Campioli, fluido e saporito, in grado di migliorarsi nel tempo. Il vino in assoluto più rappresentativo dell’azienda.

“Cercare di toccare e alterare il meno possibile la materia prima, per mantenere l’integrità del frutto”: questo l’obiettivo dichiarato da Carla Fiorini e perpetrato anche nei vini rossi: qui è il Sangiovese a farla da padrone, con piccole quote di Montepulciano e Cabernet. Da queste uve si ottengono nettari complessi ed articolati, grazie anche alla consulenza dell’enologo toscano Emilio Falsini, che ha saputo trasferire la sua ampia esperienza, in giro per l’Italia, in questi prodotti che nascono a cavallo tra i monti ed il mare.

Una zona che, dal punto di vista enologico, si sta allargando grazie a nuovi produttori che, con il loro lavoro, aiutano a far alzare il livello qualitativo e a far conoscere sempre più l’areale del Metauro.

Una fetta d’Italia che ha tanto da offrire e che punta forte sul turismo, soprattutto quello esperienziale, dove, inevitabilmente, il nettare di Bacco recita la parte del leone. “Pur con tutti limiti del 2020 e con la situazione attuale, quella è la strada da percorrere”, afferma con assoluta convinzione la nostra “signora del vino”, profetica anche per quanto riguarda l’aspetto della vendita di vino online: “Noi avevamo sviluppato il nostro e-commerce prima del covid e questo si è rivelato uno strumento di fatturato importante. Non si tornerà più indietro per quanto riguarda il digitale”.

È proprio vero che la rotta è chiara per il navigante che sa dove andare e con Lady Bianchello al timone, Fiorini Wines sembra avere tutti i mezzi per superare ogni tempesta!

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