Per chiunque ami il mondo del vino Château Petrus rappresenta un vero e proprio monumento dell’enologia mondiale, con un primato, quello dei prezzi, che lo rende un unicum nell’intero comprensorio di Bordeaux.
Di regola il Petrus esce dalla cantina a cifre che ben pochi produttori al mondo possono anche solo pensare di applicare e, normalmente, questi prezzi sono destinati a rivalutarsi ulteriormente nel corso del tempo.
Tuttavia la storia della tenuta Petrus non è così lunga come ci si potrebbe immaginare: l’azienda, infatti, è sorta solamente nel 1920, quando madame Loubat, dell’Hôtel Loubat di Libournes, decise di acquistare una quota di terreno nella zona della Pomerol, regione della Nuova Aquitania, fino ad allora considerata di seconda classe per la vitivinicoltura.
7 ettari di terreno vitato di cui madame Loubat divenne unica proprietaria nel 1940, contribuendo a sviluppare rapidamente le grandi potenzialità dei vini qui prodotti.
La fama dei vini di Château Petrus crebbe rapidamente, al punto che nel 1964 il famoso négociant Jean Pierre Moueix decise di acquistare una quota dell’azienda, divenendo così comproprietario della cantina.
Il segreto della qualità di questo Domaine risiede nel connubio tra terroir unico e perfezionismo maniacale, applicato ad ogni singolo step produttivo.
Di regola il Petrus è prodotto con uve Merlot vinificate in purezza, ma quando il tempo permette una perfetta maturazione del Cabernet franc, viene aggiunta anche una piccola percentuale di questa varietà.
In vigneto si esegue una drastica potatura estiva che abbassa notevolmente la quantità di uva, a vantaggio della qualità, mentre la raccolta avviene rigorosamente a mano, con duecento persone che permettono di ridurre ad un solo pomeriggio il tempo necessario a raccogliere le uve dei 12 ettari vitati ed ottenere, così, la perfetta armonia nella maturazione. Le uve, infine, trovano in cantina quella precisione e puntigliosità necessarie a farle esprimere al meglio.
Di norma una bottiglia dell’annata 2000, considerata una grande annata, viene attualmente commercializzata ad un prezzo che può variare tra i 5.500 e 10.000 dollari; tuttavia, un lotto di 12 bottiglie nel 2019 ha lasciato l’atmosfera terrestre per raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale, rimanendovi per 14 mesi.
Test realizzati da 12 professionisti del vino e scienziati dell’Istituto di Scienza della Vigna e del Vino di Bordeaux hanno dimostrato che il Petrus continua ad essere “un grande vino”, anche dopo questo periodo di tempo trascorso nello spazio. A seguito di una serie di degustazioni alla cieca, infatti, non sono state constatate differenze “notevoli” di colore, aroma e sapore tra la versione “celestiale” e quella terrestre.
“Le bottiglie spaziali – sostiene Tim Tiptree, direttore internazionale del dipartimento vino e liquori di Christie – sono state leggermente alterate. Il vino è stato conservato in un ambiente unico e ha maturato un sapore pieno che ricorda i petali di rosa, con una nota legnosa. Anche la colorazione risulta lievemente differente, più simile al rosso mattone rispetto al vino invecchiato sul pianeta”.
Il record del vino più caro al mondo, attualmente appartiene ad una bottiglia di Romanée-Conti del 1945, venduta a 558.000 dollari a New York nel 2018, ma ora, “dopo aver trascorso 440 giorni nello spazio, lo speciale Petrus del 2000 è diventato qualcosa letteralmente fuori dal mondo”, ha spiegato Nicolas Gaume, cofondatore e presidente di Space Cargo Unlimited, startup che ha guidato il progetto.
Un vino “extraterrestre” che ora la casa d’aste Sotheby’s stima di porre sul mercato al prezzo di un milione di dollari: le bottiglie presentate all’asta saranno accompagnate da una bottiglia della stessa annata conservata sulla terra, un decanter ed un cavatappi ricavato da un meteorite.
Il tutto sarà presentato all’interno di un baule di legno lavorato a mano e realizzato con decorazioni ispirate a Jules Verne e all’universo narrativo di Star Trek.
Il ricavato della vendita finanzierà la ricerca futura di Space Cargo Unlimited, affinché in futuro anche altri vini possano provare a vivere un’esperienza simile e regalare emozioni uniche…