Pighin e Friuli Venezia Giulia una storia di famiglia.

Vigneti a perdita d’occhio, una villa storica di 4000 metri quadri, un’avventura iniziata nel 1963 dai fratelli Ercole, Luigi e Fernando, e che regala ancora oggi perle di rara intensità sensoriale, in una terra baciata dalla fortuna, quasi magica, per le produzioni enologiche meravigliose che è in grado di regalare: il Collio Friulano.

La Cantina Pighin è frutto di un lavoro di una famiglia, che, tra i suoi filari, ci lascia respirare il rispetto per l’ambiente e la salvaguardia di un intero ecosistema; le loro uve, pregiate, dalle chiare caratteristiche organolettiche, danno vita a vini schietti, di altissima qualità che raccontano in maniera diretta il valore della salvaguardia della natura.

Dal nonno Ernesto, al papà Fernando, arriviamo fino a Roberto… I vini Pighin sono autenticamente figli di valori ancestrali, frutto di una terra fertile e al tempo stesso, il risultato delle antiche tradizioni di questa terra, fatte di fatica, sudore e profondo rispetto del mondo in cui viviamo.

Il Friuli è da sempre stata una zona di ridotte produzioni, ubicata tra le Alpi e l’Adriatico, con due tipologie di terreni: a nord l’alta pianura di origine alluvionale si caratterizza per la presenza di un suolo estremamente permeabile poiché ricco di ciottoli e ghiaie, a sud, invece, a partire dalla linea delle risorgive, si sviluppa la bassa pianura che presenta, all’opposto, suoli freschi profondi, tendenzialmente impermeabili di natura limosa ed argillosa e quindi soggetti al ristagno superficiale delle acque. Le caratteristiche del terreno sono quelle che più di tutte condizionano la vegetazione e quindi anche la presenza delle specie animali. 

L’ubicazione della collina è davvero ciò che fa la differenza in questa azienda, permettendo una situazione ambientale e pedoclimatica eccellente, con ottima ventilazione, perfetta esposizione al sole ed un sistema di irrigazione a goccia, di cui l’a Cantina Pighin fu pioniera già con i suoi frutteti. 

Nel ’67 sorge la cantina, l’unica progettata dal famoso architetto Gino Valle, una vera “superstar” dell’epoca: si tratta di un ambiente di lavoro già modernissimo per gli standard dell’epoca, progettato per poter lavorare al massimo della razionalità, moderna, funzionale e di design.

Ultimo arrivato della cantina è “Soreli”, vera punta di diamante dell’azienda: un bianco Collio ottenuto da un accurata vinificazione di uve Ribolla gialla, Malvasia e Friuliano. Soreli, che in friuliano significa soleluce, già nel nome reca il suo significato e si estende su un vero e proprio anfiteatro naturale che sa e respira di terra.

Cantine Pighin è stata il primo produttore italiano a rifornire la first class della compagnia aerea Lufthansa, ad oggi riprende il filo da quella storia, tessendola con un preciso valore: dalle vigne alla tavola portare sempre in alto il vessillo della propria terra e con essa la passione per il buon vino.

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Comments

    • Nancy Pighin
    • 28 Maggio 2020
    Rispondi

    Orgollo Famiglia Pighin. Di Argentina abbracio virtual

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